L'appuntamento diocesano prende spunto dalle parole di papa Francesco: «La paura ci fa diventare pazzi». Interverrà l'Arcivescovo
di Claudio
URBANO
«La paura ci fa diventare pazzi». Non molte settimane fa papa Francesco commentava così il progetto di Donald Trump di costruire un muro al confine con il Messico per fermare i flussi migratori. Raccoglierà questo appuntito giudizio l’annuale convegno diocesano sulla mondialità, organizzato dagli Uffici per la Pastorale missionaria e dei Migranti e da Caritas Ambrosiana, in collaborazione con Ucsi Lombardia, in programma sabato 23 marzo a Milano (via Sant’Antonio 5), dalle 9 alle 13. Un appuntamento per conoscere dati e strumenti utili a giudicare con obiettività, dalla prospettiva di casa nostra, un fenomeno mondiale come quello dell’immigrazione, interrogandosi – come recita il titolo del convegno – sulla compatibilità tra “Sicurezza e logica del Vangelo”. È possibile una lettura dell’immigrazione che non sia appiattita sugli stereotipi della paura e dell’invasione o, dall’altro lato, solo su una lettura semplicistica dell’accoglienza? È possibile, cioè, scindere il binomio immigrazione/insicurezza, mostrando anche le tante storie dove un’integrazione riuscita ha generato maggiore sicurezza?
«I dati Eurostat sulla percezione delle priorità avvertite dai cittadini italiani mostrano come il tema dell’immigrazione sia ormai al terzo posto tra quelli considerati più urgenti dall’opinione pubblica mentre fino a pochi anni fa era all’undicesimo», osserva Paola Barretta, coordinatrice dell’Associazione Carta di Roma (promotrice di una corretta informazione sui temi dell’immigrazione), che nel convegno analizzerà il modo in cui l’informazione affronta il fenomeno migratorio. Ad affiancarla nel dibattito ci sarà l’antropologo Ferdinando Fava, che spiegherà le dinamiche che portano, in molte situazioni, a individuare un capro espiatorio per le nostre paure, mentre la conclusione sarà portata dall’Arcivescovo, con una riflessione su sicurezza e razionalità del Vangelo.
Se l’immigrazione è senz’altro un problema da affrontare, la maggiore difficoltà è in effetti non restare schiacciati dalla polarizzazione con cui viene presentato – e di conseguenza affrontato – il fenomeno. «Nell’ultimo anno – rileva Barretta – abbiamo visto scomparire dai media le notizie legate a una declinazione positiva dell’immigrazione, il cui racconto è coinciso col tema degli arrivi e dei porti sicuri e non, invece, con le politiche per la gestione dei flussi e per l’accoglienza». Un dato del Rapporto curato da Carta di Roma su come stampa e tv raccontano l’immigrazione è del resto significativo: se nel 2015 (quando il flusso migratorio era più intenso) c’è stato in media un titolo di giornale ogni 8 migranti sbarcati sulle coste italiane, nel 2018 la netta riduzione degli arrivi non è coincisa con un calo proporzionale dell’attenzione mediatica, tanto che si può contare un titolo di giornale ogni due migranti giunti in Italia. E se è vero che sono calati i toni allarmistici, che legano l’immigrazione ai temi della criminalità e della sicurezza, nei servizi dei telegiornali sull’immigrazione la vera novità è ormai «la sovrapposizione pressoché completa con il tema della politica», sottolinea Barretta. L’immigrazione è dunque diventata un tema pervasivo, motivo che «dovrebbe portare ancor più i giornalisti a esercitare il loro ruolo di mediazione nel racconto del fenomeno e delle diverse posizioni», è il suo richiamo.
Nel convegno alcune storie di integrazione riuscita (raccolte dal settimanale Buone Notizie del Corriere della Sera e dal mensile di strada Scarp de’ tenis) racconteranno come la logica dell’accoglienza e dell’inclusione vissuta da molte persone, credenti e non, abbia realmente aiutato, in questi anni, a superare la logica della paura.
Modera la mattinata Daniele Bellasio, caporedattore centrale presso D La Repubblica
Ingresso gratuito fino a esaurimento posti. È vivamente consigliato segnalare la propria partecipazione compilando il modulo di iscrizione.
Il convegno è accreditato per la formazione permanente dei giornalisti (iscrizioni sulla piattaforma Sigef)
Info: missionario@diocesi.milano.it; migranti@diocesi.milano.it; internazionale@caritasambrosiana.it