Nuovo appuntamento mensile con l'esperienza serale di evangelizzazione di strada attiva da tredici anni nella parrocchia di Sant'Eustorgio: interviene l'Arcivescovo. Il coordinatore Lukas ne ripercorre le origini e lo sviluppo

di Cristina Conti

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Incontrare i giovani che vivono fuori dalla Chiesa. Parlare con loro di Gesù. Invitarli a pregare insieme. È “Luce nella notte”, l’esperienza di evangelizzazione di strada nata 13 anni fa nella parrocchia di Sant’Eustorgio che il 9 giugno, alle 21, vedrà la partecipazione dell’Arcivescovo. «Questa iniziativa è partita dall’incontro con un sacerdote e una catechista della diocesi di Verona – spiega Lukas, che coordina l’evento a Milano -. A Desenzano avevano iniziato ad avvicinare i ragazzi che non frequentavano il catechismo, sulla scorta dell’esortazione che San Giovanni Paolo II aveva fatto durante la Giornata mondiale della Gioventù del 2000: “Siate sentinelle del mattino che portano fuoco su tutta la terra”».

Nel 2004 la zona Ticinese doveva affrontare diversi problemi: dallo spaccio nella zona delle Basiliche alla crisi giovanile. Ecco allora l’idea di portare lì l’evangelizzazione di strada. «Ci siamo chiesti cosa potevamo fare per i ragazzi che stavano fuori dalla parrocchia e non frequentavano il catechismo. E abbiamo pensato di riproporre quello che facevano a Desenzano – continua Lukas -. Abbiamo organizzato un’accoglienza nel pomeriggio e poi la sera, dopo cena, abbiamo contattato i ragazzi che si trovavano all’esterno. Li abbiamo invitati a venire in chiesa e a incontrare Gesù nella semplicità. Già alla prima serata tanti hanno accettato. Qualcuno ha scritto una preghiera, con altri è nata un’amicizia e hanno iniziato a frequentare la parrocchia. La prima notte è stata il 2 aprile 2005, quando è morto San Giovanni Paolo II».

Certo, non è facile. Bisogna avere il coraggio di mettersi in gioco, essere consapevoli del dono che si è ricevuto incontrando la fede ed è importante essere pronti a ricevere risposte di ogni tipo, anche rifiuti. “Luce nella notte” si svolge di solito il terzo sabato del mese. La partecipazione è alta. «I nostri giovani si possono rendere conto che è importante andare dai coetanei a portare il cammino di fede e l’incontro con Gesù – aggiunge Lukas -. È un’esperienza che carica e che invoglia a fare la stessa cosa nella vita di ogni giorno, anche all’università e al lavoro».

Da tre anni “Luce nella notte” è integrata nel contesto della Pastorale giovanile diocesana, rivolgendosi a giovani tra i 20 e i 35 anni. Il responsabile è padre Francesco Ghidini, oblato di Rho. Al prossimo incontro parteciperanno anche altre realtà: le cellule parrocchiali di evangelizzazione, Nuovi Orizzonti, la GiFra (Gioventù francescana) e alcune persone di Rinnovamento dello Spirito. “La presenza dell’Arcivescovo per noi è molto importante. Ci diamo da fare per la Chiesa ambrosiana ed è bello avere con noi monsignor Delpini, perché dimostra di apprezzare la nostra iniziativa – conclude Lukas -. Si tratta di una forma di evangelizzazione bella, che coinvolge tante persone. Ovviamente non è l’unica: lavoriamo sul territorio in sinergie con altre esperienze».

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