Redazione

Era cominciato l’11 ottobre 1962. Racconta monsignor Loris Capovilla, allora segretario di Papa Giovanni: «Quel giorno vive nella mia memoria: il Veni Creator cantato con il Papa a mezzanotte, la sua serenità durante la lunga messa in San Pietro, la prolungata sosta in cappella nel pomeriggio, le sue parole, quel discorso serale alla luna, la carezza ai bambini, il conforto ai malati, la disapprovazione di sé, quando disse: “La mia persona non conta niente, è un fratello che parla a voi, divenuto padre per la volontà di Nostro Signore. Ma tutt’insieme, paternità e fraternità, è grazia di Dio”».

E l’eredità del Concilio? «La Chiesa ha riconosciuto e interpretato meglio il dovere dell’evangelizzazione, l’importanza delle Chiese locali, la centralità della parola di Dio, l’apertura alla sussidiarietà e alla corresponsabilità, l’attenzione verso tutte le situazioni della famiglia umana».

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