La Beretta Molla fu attiva e impegnata nell’associazione. A 100 anni dalla nascita, dopo il convegno dell'8 ottobre, l’11 ottobre alle 21 monsignor Stucchi celebra una Messa a Magenta

di Paolo INZAGHI

Santa Gianna Beretta Molla
Santa Gianna Beretta Molla con i figli Pierluigi e Mariolina

I santi sono esempi per la vita dei credenti. Mostrano l’incredibile varietà delle possibili incarnazioni di scelte evangeliche nella quotidianità. E tutto questo è particolarmente vero per Santa Gianna Beretta Molla, la dottoressa e madre di famiglia che nel 1963 arrivò al sacrificio estremo di rinunciare alla propria vita per preservare quella del nascituro che aveva in grembo. Il prossimo 4 ottobre ricorre il centenario della sua nascita e per l’anniversario sono in programma diverse iniziative a Magenta, la sua città natale.

La sua storia

Quando era al secondo mese di gravidanza, nel 1961, Gianna scopre di avere un grosso fibroma benigno all’utero. È necessario operarlo. Lei decide di affrontare l’intervento a patto che non sia interrotta la gestazione. Da medico è ben cosciente che questa scelta può rivelarsi pericolosa al momento del parto. Ma con i medici e il marito è categorica: ««Se dovete decidere fra me e il bimbo, nessuna esitazione: scegliete – e lo esigo – il bimbo». Il 21 aprile 1962 all’ospedale San Gerardo di Monza nasce una bella bambina che sarà chiamata Gianna Emanuela, ma si presentano anche le temute complicanze che portano la madre alla morte a 39 anni dopo sette giorni di agonia. Papa Giovanni Paolo II nel 1993 l’ha proclamata beata e nel 2004 santa. Gianna è stata canonizzata per il gesto eroico in difesa della vita, ma anche per come in tutta la sua esistenza ha incarnato in maniera esemplare i valori del Vangelo, nella sua famiglia, nella professione e nella sua comunità d’appartenenza, impegnandosi nell’Azione cattolica e nella San Vincenzo.

Gli appuntamenti

Il giorno dell’anniversario, il 4 ottobre, sarà festeggiato alle 21 nella Basilica di San Martino, alla presenza dell’arcivescovo Mario Delpini, con l’esecuzione dello Stabat Mater di Gioacchino Rossini con il coro “Amici del Loggione del Teatro alla Scala di Milano” e “Associazione Corale Ænigma” e le orchestre “Città di Magenta” e “Antonio Vivaldi” dirette da Lorenzo Passerini (leggi qui). Venerdì 7 ottobre alle 21 al Cinemateatro Nuovo sarà la volta del reading teatrale La santa innamorata, con Lucilla Giagnoni e musiche originali di Paolo Pizzimenti.

Beretta era cresciuta nell’Azione cattolica e li si era formata. Scelse la professione di medico con il sogno di andare in missione, ma poi la “sua” missione la trovò nell’ambulatorio di un piccolo paese della provincia di Milano, Mesero, dove da medico condotto e pediatra si prodigò per offrire alla gente buone cure e, prima ancora, un’autentica attenzione alla dignità delle persone mediante l’ascolto e la comprensione. Dopo il matrimonio con l’ingegner Pietro Molla decise di non abbandonare il lavoro, ma si dedicò comunque al marito e ai figli con grande dedizione e coltivò una profonda spiritualità alimentata dall’amore coniugale.

Di tutto questo si parlerà al convegno organizzato dall’Ac ambrosiana dal titolo «Sorridere a Dio», che si terrà sabato 8 ottobre, alle 10, presso il Centro San Paolo VI (via San Martino 13), sempre a Magenta (vedi qui la locandina). Interverranno i teologi monsignor Claudio Stercal e Moira Scimmi, coordinati da Maria Teresa Antognazza, giornalista e autrice di libro per ragazzi Gianna Beretta Molla, con illustrazioni di Maria Silva, recentemente pubblicato da In dialogo.

Infine, martedì 11 ottobre, centenario del Battesimo di Gianna, alle 21 nella Basilica di Magenta, il luogo dove la santa divenne cristiana, ci sarà la celebrazione eucaristica presieduta dal vescovo ausiliare monsignor Luigi Stucchi.

Per il centenario, dal 15 maggio e fino al 22 aprile 2023, è in corso uno speciale anno giubilare con quattro Porte Sante in altrettante chiese ambrosiane legate alla vita di santa Gianna. La prima è nella Basilica di Magenta. Le altre tre si trovano al Santuario della famiglia di Mesero, nella chiesa del Buon Consiglio a Pontenuovo di Magenta, dove Gianna pregava ogni giorno e dove furono celebrati i suoi funerali, e a Trezzano sul Naviglio, nella prima chiesa dedicata alla santa nella diocesi di Milano. La tomba si visita invece nel cimitero di Mesero.

Ti potrebbero interessare anche: