A Seveso consegna delle lettere di fruttificazione un dialogo aperto e confidenziale sui temi toccati lungo il percorso di discernimento vocazionale affrontato quest’anno da 75 giovani

L’équipe del Gruppo Samuele

Gruppo Samuele

Domenica 2 giugno, presso il Centro Pastorale Ambrosiano di Seveso, si terrà l’ultimo appuntamento del Gruppo Samuele.

Da novembre a maggio (una domenica al mese) questo cammino di discernimento vocazionale ha visto la partecipazione di 75 giovani (43 ragazze e 32 ragazzi), seguiti da una équipe di educatori adulti (sacerdoti, persone consacrate e sposate). Ciascuno dei partecipanti ha anche fatto riferimento a una guida spirituale per verificare le proposte suggerite durante le varie tappe.

Anche nel corso di questo anno pastorale l’esperienza del Gruppo Samuele ha offerto ai giovani un aiuto ad assumere seriamente la questione fondamentale della vocazione, nella convinzione che il desiderio di servire il Signore è l’unico in grado di dar senso alle decisioni, piccole o grandi, dell’esistenza. E i giovani hanno partecipato agli incontri mensili in maniera seria, assidua, mostrando la giusta disponibilità a lasciarsi guidare dalla parola del Signore in un reale discernimento della loro vita.

Quest’ultimo incontro del Gruppo Samuele vedrà la presenza dell’Arcivescovo, monsignor Mario Delpini, che dialogherà in maniera confidenziale e aperta con i giovani partecipanti, prendendo spunto dalle loro testimonianze e rispondendo alle loro domande su alcuni dei temi affrontati lungo il percorso.

Inoltre, durante la preghiera del Vespero, i giovani consegneranno nelle mani dell’Arcivescovo le loro lettere di fruttificazione che esprimeranno sinteticamente i frutti del cammino di ricerca vocazionale intrapreso, che per alcuni di loro avrà condotto a scelte riguardanti il proprio stato di vita (matrimonio cristiano, vita consacrata, sacerdozio), mentre, per altri, a intuire l’importanza del sostenere una continua riforma interiore e, magari, pur da lontano, a individuare il proprio ambito di servizio all’interno della comunità ecclesiale e della società civile. Scrivere la lettera di fruttificazione consentirà a ciascuna ragazza e a ciascun ragazzo di ricordare il passaggio di Dio nella sua vita e di fissarlo nello spazio opportuno di una memoria riconoscente attraverso una particolare scelta di vita. Ricevendo nelle sue mani le lettere di fruttificazione, l’Arcivescovo testimonierà invece la vicinanza della Chiesa alle scelte di vita compiute dai giovani in risposta alla Parola che Dio ha rivolto loro nel corso del Gruppo Samuele.

Se rimane vero che i livelli di chiarificazione vocazionale raggiunti saranno inevitabilmente diversi, la scelta di vita compiuta da ciascun giovane rimarrà comunque significativa: essa rappresenterà un passo avanti, in cui ciascuno di loro potrà riconoscere e dare vigore ad alcuni aspetti della propria identità cristiana. Rappresenterà la decisione di mettersi in cammino, facendo anche solo un breve passo, ma senza ripensamenti rispetto a ciò che si sarà lasciato, eleggendo una direzione che magari potrà essere corretta nel corso del cammino, ma lungo la quale ci si proporrà di non ritornare.

Tale scelta non sarà quindi un impegno in più, qualcosa che si aggiungerà alla vita; bensì, umilmente, ma in modo significativo, sarà un coraggioso salto di qualità, un momento di rottura con ciò che è venuto prima, che è stato magari prezioso, ma rispetto al quale si vorrà ormai andare oltre. Significherà andare oltre per vivere una vita all’insegna dello Spirito di Gesù.

L’incontro del 2 giugno terminerà con un momento conviviale e di festa, al quale parteciperanno più di duecento giovani: a quanti hanno partecipato al Gruppo Samuele si aggiungeranno alcuni loro amici appositamente invitati per conoscere in prima persona questa proposta di discernimento vocazionale e per condividere la gioia dello stare insieme.

Siamo sicuri che anche negli anni a venire il Gruppo Samuele continuerà a dare i suoi frutti a vantaggio di altri giovani desiderosi di fare chiarezza nella loro vita e di viverla alla maniera di Gesù.

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