Nelle giornate di formazione al Seminario di Venegono la riflessione sulla condivisione ecumenica nella Parola
di Lucia Pepe e Gloria Mari
A 500 anni dalla riforma luterana, l’Ordo Virginum di Milano (oltre 110 consacrate) ha scelto per le sue giornate di formazione (2-5 agosto) il tema “Lampada per i miei passi è la tua Parola” sulla condivisione ecumenica nella Parola. Il Seminario diocesano di Venegono è stato la sede degli incontri, che sono stati aperti da Francesco Castelli, ricercatore di Diritto comparato ed europeo presso l’Università degli Studi di Milano nonché Segretario di Presidenza del Consiglio delle Chiese cristiane di Milano, con la relazione “L’ecumene tra inverni e primavere”. Nel pomeriggio Paola Rubini e Mariangela Motta, consacrate dell’Ordo Virginum di Milano ed esperte di cultura e lingua ebraica, hanno affrontato rispettivamente Israele radice santa anche per l’ecumenismo e Lectio divina del Salmo 119, 1-40; 89-96.
Le giornate sono proseguite con una visita alla Comunità ecumenica di Bose dove le consacrate hanno condiviso con alcuni monaci e monache la preghiera e alcuni momenti di convivialità, di racconto e di ascolto reciproco.
L’ultima giornata, improntata al dialogo, ha visto al mattino la copresenza del pastore Giuseppe Platone della Chiesa Valdese e di monsignor Franco Buzzi, presidente della Biblioteca Ambrosiana. Il primo ha trattato in modo molto incisivo il tema Davar e Logos, ovvero la Parola nell’Antico e nel Nuovo Testamento, ripercorrendo poi i più grandi avvenimenti della storia del Valdismo medievale (da Valdo a Ius a Zwigli) fino all’ingresso del gruppo valdese tra i riformati di Lutero intorno al 1530; mentre monsignor Buzzi ha affrontato il profondo e intenso tema de “La teologia della Parola in Martin Lutero”. La giornata che si è chiusa tutta al femminile con un confronto sul tema “Donne in dialogo con la Parola”: Lectio a tre voci sulle figure di Marta e Maria ha visto interventi di Caterina Ostinelli, consacrata dell’Ordo Virginum di Como e biblista; Daniela Di Carlo, pastora della Chiesa valdese e Vickie Sims, reverenda della Chiesa anglicana. Significativo il fatto che l’Ordo Virginum che nasce all’inizio della cristianità, prima della divisione delle Chiese, abbia favorito un simile incontro, dove si è sottolineato come “parlare di ecumenismo significhi radicarsi nella Parola e mettersi in ascolto dell’unico Spirito che sempre parla alle Chiese. L’unità è infatti il dono di Cristo che, mediante l’opera dello Spirito, suggerisce le vie più adeguate da percorrere nell’oggi. Partendo dalla considerazione della radice ebraica, per un autentico dialogo ecumenico, e passando dalla consapevolezza dell’essere costituiti in unità nella stessa Parola di Cristo in Dio Padre”.
Si è voluto poi mettere in evidenza la complessità dei tempi per certi versi inediti che oggi stiamo attraversando e che richiedono responsabilità condivise. Per questo le consacrate dell’Ordo Virginum hanno voluto intraprendere questo percorso formativo, perché passando dal conflitto alla comunione, ci si renda sempre più consapevoli di far parte come battezzati dell’unico Corpo di Cristo che ha fatto innanzitutto dei due un popolo solo, e che tra i suoi non tollera divisioni ma richiama tutti ad essere perfetti nell’unità.