L’appuntamento promosso da Medici con l’Africa Cuamm è un’occasione per parlare di salute delle donne e dei bambini, con esperti e realtà impegnate nel territorio lombardo e in Africa
Sabato 19 maggio, dalle 10.30 alle 12.30, a Milano, nella Sala Girardi del Centro missionario Pime (via Mosé Bianchi 94), si tiene il convegno “Africa: tra crescita demografica e migrazioni. Del perché prendersi cura di mamma e bambini”. Un’occasione per leggere la nostra realtà e affrontare le sfide complesse poste dalle migrazioni, da un punto di vista interessante e insolito: perché prima le mamme e i bambini? Perché in Africa Medici con l’Africa Cuamm aiuta, prima di tutto, loro? A queste e molte altre domande si cercherà di dare risposte con esperti di varie discipline e realtà impegnate nel territorio lombardo, oltre che con progetti concreti sul campo in Africa.
Da uno studio condotto da alcuni demografi dell’Università di Padova (Sweet CHILD of mine, G. Dalla Zuanna, A. Minello, L. Piccione – ed. Cleup) è stato dimostrato che, se calano la mortalità infantile e quella da parto, cala anche la natalità. Così è successo in Veneto tra fine Ottocento- inizio Novecento e così sta avvenendo oggi in Africa: questa è una delle nuove e grandi sfide da affrontare. Ancora una volta, la storia e la statistica ci aiutano a conoscere il passato, per comprendere meglio il presente e volgere uno sguardo fiducioso al futuro. Migliorare il sistema produttivo, quello scolastico e quello sanitario di un Paese sono quindi passi fondamentali per un cambiamento delle condizioni di vita e una riduzione della natalità.
«Nessuna politica sanitaria e nessun programma sanitario sono perfetti, ma interventi ben concepiti, ed efficacemente realizzati, hanno contribuito a ridurre la mortalità materna nell’Africa sub-Sahariana – precisa Giovanni Putoto, responsabile Programmazione del Cuamm -, che è passata da 990/100.000 nati vivi nel 1960 a 547/100.000 nel 2015. Questi miglioramenti sono avvenuti anche in contesti in cui la crescita dell’economia e del reddito pro-capite è stata lenta, modesta o quasi inesistente. Significa che anche in situazioni economiche di difficoltà, le misure di welfare e di salute pubblica offrono una rete di assistenza e di protezione cruciali per le prospettive di vita delle persone e per la stabilità sociale».
Il convegno è realizzato da Medici con l’Africa Cuamm, in collaborazione con la Caritas Ambrosiana, i Missionari Comboniani di Milano, Coopi, Fondazione don Carlo Gnocchi, Fondazione Pime Onlus. Gode del patrocinio di Università Commerciale Luigi Bocconi e Università degli Studi di Milano Bicocca e del sostegno di Soleto Spa.
Introduce e conduce Gian Antonio Stella, giornalista del Corriere della Sera. In programma un dialogo tra Francesco Billari, professore di Demografia, Università Bocconi, e Giovanni Putoto, responsabile Programmazione di Medici con l’Africa Cuamm. Poi due tavole rotonde con fratel Daniele Giusti, medico dei Missionari comboniani, Claudio Ceravolo, presidente Coopi, don Vincenzo Barbante, presidente della Fondazione Don Gnocchi, e Anna Pozzi, giornalista di Mondo e missione, Pime («L’impegno in Africa sui determinanti dello sviluppo»), e con Giancarlo Blangiardo, professore di Demografia all’Università Bicocca, e Luciano Gualzetti, direttore di Caritas Ambrosiana («Il “caso Lombardia/Milano”: affrontare l’emergenza e favorire l’integrazione»). Conclusioni di don Dante Carraro, direttore di Medici con l’Africa Cuamm.
Evento a ingresso libero fino a esaurimento posti disponibili.
È gradita iscrizione su www.mediciconlafrica.org o contattando Riccardo Panichi (cell. 345 4173524; r.panichi@cuamm.org)