Due nuove assunzioni per persone in esecuzione penale grazie alla colletta quaresimale “Fuori dal Giro”, cui hanno aderito otto parrocchie e molti privati

Casa circondariale Busto Arsizio
La Casa circondariale di Busto Arsizio

Si passa facilmente davanti alla Casa Circondariale di Busto Arsizio. Non sempre ci si guarda dentro, se non per qualche giudizio o qualche scongiuro. La Quaresima 2021 ha visto invece affacciarsi tanta gente, la cui sensibilità è stata mossa anzitutto dai propri pastori, che hanno acceso il microfono a don David Maria Riboldi, cappellano della Casa, per aprire una finestra sul mondo carcere e chiedere una mano a sostenere i progetti di rinascita da lui promossi, avviando la Cooperativa sociale “La Valle di Ezechiele”. La raccolta fondi per borse-lavoro a sostegno dell’occupazione di persone in esecuzione penale esterna aveva nome “Fuori dal giro”: con lo scopo di non far riaccedere a certi giri, le persone al lavoro in cooperativa.

Al momento quattro sono le persone al lavoro, in esecuzione penale esterna al penitenziario: la magistratatura ha loro concesso il domicilio a casa, grazie all’offerta di lavoro della Cooperativa, che si occupa di sbavatura della gomma in conto terzi, in un capannone in affitto a Fagnano Olona. La disponibilità all’accoglienza di don David nelle celebrazioni delle parrocchie, tra Quaresimali dei venerdì e Messe domenicali, ha permesso raggiungere circa 2.500 persone in 13 predicazioni. A lui si è aggiunta la spontanea partecipazione di monsignor Luca Raimondi, cui le persone recluse a Busto dedicarono un pastorale da loro creato nella falegnameria interna: la sua predicazione ha reso vicina la lontana Treviglio, che ha preso parte alla raccolta.

Tante persone hanno sentito il bisogno di fare qualcosa di concreto. La raccolta fondi, promossa dai parroci nelle comunità cristiane, online sul sito “Buona Causa” e giunta anche attraverso donazioni personali (anche di singoli sacerdoti che hanno fatto così la loro Quaresima) ha totalizzato la cifra di 25.889,62 euro. A tanta Provvidenza si è aggiunta la Fondazione Giannina, presieduta da monsignor Severino Pagani, prevosto di Busto Arsizio, che ha elargito 5.000 euro a sostegno dei progetti.

Grazie a quanto raccolto, il Consiglio d’amministrazione della Cooperativa ha mandato all’area educativa della Casa circondariale di Busto Arsizio la disponibilità all’assunzione di altre due persone, che potranno vivere così un nuovo ingresso nella società, grazie alla proposta di inserimento lavorativo de “La Valle di Ezechiele”.

Ringraziamo tutti coloro che hanno preso parte a questa raccolta, ai Parroci dal cuore grande, che hanno aperto le porte delle loro chiese a questo progetto, ai tanti che hanno messo mano al portafoglio, perché il cuore sentiva che «era giusto così», alla Fondazione Giannina che mostra sensibilità per nuovi progetti sul territorio.

A breve sarà messo online il sito della Cooperativa: sarà così possibile vedere i due nuovi progetti di lavoro, cui stiamo alacremente lavorando e in cui saranno impiegate le nuove persone che siamo in procinto di assumere.

Da ultimo: il quotidiano La Prealpina del 25 maggio ricordava come solo nel 2013 l’Istituto penitenziario di Busto Arsizio causò una condanna della Corte Europea per i diritti dell’uomo all’Italia, a causa del sovraffollamento e degli spazi, considerati angusti al punto da essere definiti «trattamento contrario ai sensi dell’umanità», ossia «disumano». La nostra cooperativa, scarcerando persone, va a deflagrare l’alto numero delle persone recluse (oggi si sfiorano i 400 detenuti, rispetto ai 240 posti di capienza ufficiale, come dal sito del Ministero). La nostra cooperativa, inserendo le persone nel mondo del lavoro e offrendo un nuovo tessuto relazionale, produce sicurezza, motivando le persone a non più accedere al mondo della delinquenza.

Il CdA de La Valle di Ezechiele

 

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