Secondo il Vicario episcopale monsignor Gian Paolo Citterio, questo il significato delle tappe della “peregrinatio” che in una settimana toccherà ben 9 Decanati. «Mediteremo sui suoi testi e su quelli del Concilio Vaticano II cercando di attualizzarli nella vita della comunità»

di Cristina CONTI

Per dieci giorni la peregrinatio della reliquia del Beato Paolo VI farà tappa nella IV Zona pastorale della Diocesi. L’itinerario partirà da Rho sabato 7 marzo e lì si concluderà martedì 17, dopo la messa delle 9, con la riconsegna dell’urna. «Attualizzare i testi del Beato Paolo VI e del Concilio Vaticano II nella vita della comunità». Questo il significato dell’evento nelle parole di monsignor Gian Paolo Citterio, Vicario episcopale di Zona, che spiega: «Rho è il centro del percorso che coinvolgerà complessivamente nove Decanati. L’idea è quella di ripercorrere idealmente i passi di Montini. Da nuovo Arcivescovo di Milano fece il suo ingresso in Diocesi proprio a partire dal Collegio dei Padri Oblati Missionari di Rho: secondo la consuetudine, giunse qui il pomeriggio del 4 gennaio 1955. E riprese gli incontri della Conferenza Episcopale Lombarda, come accadeva anticamente prima che ci fosse un’interruzione con il cardinale Schuster. Nella festa dell’Addolorata del 1961 Montini incoronò l’effige della Madonna. Inoltre è molto probabile che proprio la consuetudine con il Collegio gli abbia suggerito l’idea della grande Missione di Milano».

Come sono state scelte le altre tappe?
Sono tutte parrocchie con cui Montini ha avuto un rapporto particolare. La chiesa prepositurale dei Santi Gervaso e Protaso a Parabiago l’ha accolto più volte quando era Cardinale per la visita pastorale, la celebrazione delle Cresime, la benedizione della prima pietra di diverse opere parrocchiali. La scelta di Cuggiono è stata dettata soprattutto dalla immediata e cordiale disponibilità del parroco, don Angelo Sgobbi. A Castellanza Montini è stato il 16 settembre 1956, per la consacrazione della chiesa di San Giulio dopo il suo ampliamento, e in visita pastorale il 17 marzo 1963, qualche mese prima dell’elezione a Papa. A Busto Arsizio, nella Basilica di San Giovanni, ha pronunciato uno storico discorso alla città in occasione della sua visita pastorale. Il Santuario di Corbetta è stato scelto invece perché luogo di uno dei primi atti solenni del suo ministero. A Baranzate il 7 novembre 1958 Montini ha benedetto la chiesa parrocchiale di Nostra Signora della Misericordia, un’opera unica in Europa, costruita sul modello di una chiesa californiana. L’Area che fa capo alla parrocchia di Cogliate, già “delle Groane”, ora è dedicata al Beato Paolo VI. La parrocchia Santa Teresa di Legnano, infine, celebra quest’anno il suo 50° di fondazione e Montini aveva più volte auspicato che assumesse anche il ruolo di parrocchia per i fedeli del territorio.

Come si è preparata la comunità ad accogliere la reliquia?
Nella nostra zona noi preti ci siamo riattivati per far riemergere gli scritti che Montini ha lasciato. Abbiamo organizzato un ritiro per l’Avvento e uno per la Quaresima con riflessioni sulle omelie, sui testi e su documenti redatti dal Beato Paolo VI a Milano. Proprio grazie alla meditazione su queste opere, questa presenza sarà per noi quasi una visita pastorale simbolica.

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