Proposta dalla Formazione permanente del clero ai presbiteri dal 21° al 30° anno di ordinazione. In conclusione confronto con l’Arcivescovo
La Formazione Permanente del Clero
La Formazione permanente del clero offre ai sacerdoti dal 21° al 30° anno di ordinazione una due-giorni (8 e 9 aprile, presso il Centro pastorale ambrosiano di Seveso) su «La qualità della vita nel ministero». Un tema fondamentale su cui convergono le riflessioni condivise del clero, da leggersi sia sotto il profilo umano, sia sotto il profilo spirituale.
Se il primo versante riguarda, in uno sguardo complessivo, come articolare le inevitabili esigenze gestionali e pastorali con la vita ordinaria, il secondo lascia emergere piuttosto il tema decisivo di una tenuta della tensione evangelica della vita. Come vivere da discepoli nella novità della transizione? In gioco, in altre parole, è il volto concreto da dare alla sequela di Gesù all’interno del ministero.
Peraltro due aspetti della condizione attuale sembrano incidere sul tema. Da un lato, l’aspetto più esteriore, ma non trascurabile, del calo numerico che genera, dentro e oltre l’accumulo di cariche e responsabilità, l’esigenza di un ripensamento del modo di abitare la stessa novità. L’evidente cambio di passo in atto, mentre apre riflessioni circa alcuni snodi strutturali della realtà di Chiesa, mette in gioco la domanda su come abitarla: con quali attitudini, quali risorse, su quali scelte convergere?
D’altro lato non si può trascurare un certo senso di insignificanza del pastore, a seguito di una diffusa irrilevanza della fede. È difficile pensare che quest’ultima, ritrovata nelle fatiche delle proposte pastorali, anche in ambiti più ordinari e non meno indicativi, non comporti una certa crisi di identità del pastore, o almeno la domanda su di esso. Prima di essere una domanda generica sul prete è una questione che raggiunge i vissuti personali: non tanto chi è il prete, ma chi sono io in questo contesto?
La Formazione permanente del clero intende raccogliere questo tema fondamentale e affrontare insieme questi interrogativi. Il lavoro passerà attraverso laboratori, l’incontro con testimonianze e l’ascolto-confronto con l’Arcivescovo, che concluderà la due-giorni.
I presbiteri delle classi di ordinazione interessate, compresi quelli appartenenti agli Istituti di Vita consacrata e alle Società di Vita apostolica, possono iscriversi on-line.