Redazione
I ragazzi degli oratori milanesi sono già in fermento per la preparazione di carri e costumi per la tradizinale sfilata organizzata dalla Federazione degli oratori milanesi. Quest’anno il tema è: “Splash! Un mare di risate”. Si prevede un corteo… “oceanico”.
di Mario Pischetola
Per un pomeriggio Milano avrà il suo mare. Un’invasione di circa mille ragazzi degli oratori in costume, con quindici carri, che rappresenteranno il mondo del mare, sfileranno sabato 24 febbraio per le vie del centro storico di Milano, coinvolgendo migliaia di spettatori in animazioni “acquatiche”. Si chiama “Splash! Un mare di risate” il tema del 32° Carnevale ambrosiano dei ragazzi, indetto dalla Fom: un invito a tuffarsi con la fantasia in acque smeraldine e a esplorare il mare sopra e sotto, in un mix tra coraggio e passione, mistero e vita, tradizione e tecnologia.
Dalla creazione all’arca di Noé, dalla bonaccia alla tempesta – passando fra Scilla e Cariddi – dal Kon-Tiki a Mascalzone Latino, fra unicellulari e grosse balene, regate e fregate, nel mare del Carnevale degli oratori ci saranno tutti. Marinai e pesci, navi corazzate e mostri degli abissi, sfileranno insieme, come in una grossa rete, in quella che si può con proprietà definire una sfilata “oceanica”. Non saranno, infatti, solo i ragazzi di Milano a sfilare, ma sono previste decine di feste e sfilate con lo stesso tema, organizzate dagli oratori di tutta la diocesi, a “inondare” città, piazze e paesi in tutto il territorio “ambrosiano”.
Sin da gennaio, gli oratori si trasformano in speciali “cantieri” per la realizzazione dei costumi, delle animazioni e dei carri. Uno speciale sussidio realizzato dalla Commissione Carnevale della Fom (edizioni In Dialogo) fornisce spunti e suggerimenti dettagliati per realizzare la sfilata, con un tocco di simpatia e umorismo che non trascura indicazioni affinché la preparazione del Carnevale sia un’occasione per stare insieme costruttivamente e fare educazione.
“Splash” ha coinvolto nel suo “mare di idee” anche l’Acquario di Milano e il Museo nazionale della Scienza e della Tecnologia così da rendere il Carnevale della Fom anche un momento per conoscere più approfonditamente un mondo che – ironicamente – si può definire “sommerso”. Fondamentale il contatto da parte della Fom e degli oratori diocesani anche con le amministrazioni locali, in primo luogo l’assessorato al Turismo, marketing territoriale e identità del Comune di Milano.
Domenica 18 febbraio già alcuni oratori organizzano le prime feste o fanno le prove generali per il varo delle navi più sconquassate del Carnevale e per l’animazione di piazza di sabato 24, che forse è più congeniale definire “animazione da spiaggia”. Sono gli stessi ragazzi, che sfileranno “in banco” insieme ai loro educatori, a preparare tutto l’occorrente, sviluppando insieme abilità manuali e creatività, al servizio di un progetto comune che vede tutti protagonisti. Sono tanti i genitori coinvolti che si appassionano, insieme ai loro figli, nel creare i costumi più originali, nel perfezionare gli abiti perché reggano sino alla fine della festa e nel congegnare, con gli animatori più grandi, i carri più elaborati e le scene più “abissali”. L’attenzione all’utilizzo di materiali di recupero e l’indicazione ad evitare ogni spreco sono altri elementi che rendono il Carnevale dei ragazzi, oltre che divertente, anche “educativo”.