In programma il 28 febbraio e l’1 e 2 marzo, alle 21, nella chiesa di Santa Maria del Rosario. Un collegamento in streaming permetterà anche alle altre parrocchie di seguire le serate

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Nella sua Proposta pastorale per l’anno 2022-2023: «Kyrie Alleluia Amen. Pregare per vivere, nella Chiesa come discepoli di Gesù» (vedi qui lo speciale), l’Arcivescovo scrive: «Abbiamo bisogno di pregare, di imparare a pregare, di insegnare a pregare, perché la grazia di Dio operi e sia anima della missione, della carità, dell’impegno a vivere nel mondo, per il mondo, senza diventare sale insipido, presenza insignificante. Abbiamo bisogno di pregare per attingere ogni giorno, insieme e personalmente, a un principio di pace e di fortezza».

Il 28 febbraio e l’1 e 2 marzo, alle 21, nella chiesa prepositurale di Santa Maria del Rosario (piazza Santa Maria del Rosario, Milano) e in streaming su www.chiesadimilano.it  sono in programma gli Esercizi spirituali per la città di Milano (vedi qui il volantino). Grazie al collegamento in streaming e all’apposito sussidio (vedi qui), ogni parrocchia potrà predisporre uno schermo, o anche solo un collegamento audio, per seguire ciò che avverrà al Rosario; al termine potrà proseguire in modo “personalizzato” la preghiera. 

«Ci raccoglieranno nelle nostre chiese parrocchiali per imparare a pregare, alla presenza del Signore, docili allo Spirito di Gesù, perché la preghiera diventi principio di trasfigurazione della nostra vita personale, familiare, civile – spiega monsignor Carlo Azzimonti, Vicario episcopale per la Zona I -. La preghiera corale sarà anche un grido di intercessione per la pace, di fronte al male radicale della guerra che in Ucraina e in tante altre regioni del mondo continua a mietere vittime innocenti».

Continua il Vicario: « Noi crediamo che Dio Padre manda il suo Santo Spirito per seminare nei cuori e nelle menti di tutti, compresi i potenti della terra, pensieri e sentimenti di pace. Per questo insisteremo nella preghiera, nella penitenza e nell’invito alla conversione. Desideriamo infine riaffermare che la coralità della preghiera, vissuta nella comunione anche visibile del nostro convenire nelle chiese della città, esprime la fiducia che Dio opera nel cuore delle persone e nei rapporti tra i popoli e ascolta la preghiera dei suoi figli, consola le loro lacrime, rassicura, illumina, chiama tutti con una vocazione santa a essere operatori di pace. Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio».

Ogni sera la biblista Laura Invernizzi tratterà il tema della preghiera situandola nel contesto della cura per la vocazione personale di ciascuno, della vita famigliare e della promozione della pace. Successivamente una/un testimone racconterà come la preghiera orienta la sua vita personale, anima la quotidianità della propria famiglia, sostiene un impegno concreto per la pace.

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