Una giornata per mettere a fuoco questo dono nella vita della comunità. In Diocesi si tiene il 22 gennaio per evitare la concomitanza con la Festa della Famiglia
Con la Lettera apostolica del 30 settembre 2019 papa Francesco ha istituito per tutta la Chiesa la Domenica della Parola di Dio, fissandola – secondo il Calendario liturgico romano – alla III domenica del Tempo ordinario, momento particolarmente adatto «a rafforzare i legami con gli ebrei e a pregare per l’unità dei cristiani».
Tenendo conto dello specifico Calendario ambrosiano, che situa la festa della Sacra Famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe (e la corrispondente Giornata per la Famiglia) all’ultima domenica di gennaio, nella Diocesi di Milano la Domenica della Parola di Dio viene fissata stabilmente alla penultima domenica di gennaio, quest’anno il 22 gennaio.
Come celebrarla
Lo scopo di questa Domenica è quello di promuovere «la celebrazione, la riflessione e la divulgazione della Parola di Dio». Per fare questo al n. 3 del motu proprio vengono date le seguenti indicazioni: «Nella celebrazione eucaristica si possa intronizzare il testo sacro, così da rendere evidente all’assemblea il valore normativo che la Parola di Dio possiede. In questa domenica, in modo particolare, sarà utile evidenziare la sua proclamazione e adattare l’omelia per mettere in risalto il servizio che si rende alla Parola del Signore. I Vescovi potranno in questa Domenica celebrare il rito del Lettorato o affidare un ministero simile, per richiamare l’importanza della proclamazione della Parola di Dio nella liturgia. È fondamentale, infatti, che non venga meno ogni sforzo perché si preparino alcuni fedeli a essere veri annunciatori della Parola con una preparazione adeguata, così come avviene in maniera ormai usuale per gli accoliti o i ministri straordinari della Comunione. Alla stessa stregua, i parroci potranno trovare le forme per la consegna della Bibbia, o di un suo libro, a tutta l’assemblea in modo da far emergere l’importanza di continuare nella vita quotidiana la lettura, l’approfondimento e la preghiera con la Sacra Scrittura, con un particolare riferimento alla lectio divina».
Il sussidio
Per l’occasione, l’Ufficio Catechistico, l’Ufficio Liturgico, l’Ufficio per l’Ecumenismo e il Dialogo Interreligioso, l’Ufficio per i Beni Culturali Ecclesiastici e l’Edilizia di Culto e l’Ufficio per la Cooperazione Missionaria tra le Chiese della Cei hanno preparato un Sussidio con alcune proposte per la preghiera e la meditazione sul tema: Parola di Dio e missione (vedi qui).
«La Chiesa in ascolto è la Chiesa missionaria: proiettata verso il mondo, desiderosa di crescere nella fede, interessata a ogni uomo e donna, attenta soprattutto a quanti abitano loro malgrado le periferie esistenziali», sottolinea monsignor Giuseppe Baturi, Segretario generale della Cei, ricordando che «l’ascolto della Parola di Dio educa il cuore a entrare in relazione profonda con le persone e con gli eventi della storia: Dio parla ancora attraverso le Scritture e la vita concreta». Ecco allora, osserva ancora monsignor Baturi nella presentazione, che «è questa la strada che le nostre Chiese intendono percorrere insieme, nella fedeltà al Vangelo e nel servizio ai fratelli».
Il Sussidio propone testi, commenti e immagini scelti con cura, in base alle competenze di ciascun Ufficio, per favorire la preghiera e la riflessione. L’auspicio, conclude Baturi, è che questo strumento possa «favorire nelle comunità e nelle famiglie quell’esercizio interiore di ascolto, da cui ha origine non solo la fede, ma anche la speranza e la carità».