Redazione
Il vertice del 19 febbraio scorso tra Abu Mazen, Ehud Olmert
e il segretario di Stato americano Condoleeza Rice ha riaffermato l’impegno nei confronti di una soluzione basata su due Stati indipendenti. Ciò lascia presagire la riapertura di colloqui
tra le parti per disinnescare, si spera definitivamente, il conflitto israelo-palestinese.
di Giuseppe Caffulli
Un vertice per cercare di superare l’ impasse che da molti mesi regna sovrano. Il vertice della Mecca, in Arabia Saudita, ha finalmente rimesso allo stesso tavolo i due principali movimenti palestinesi Hamas e al-Fatah per raggiungere un accordo per formare un governo di unità nazionale.
L’intesa è stata siglata l’8 febbraio al termine di due giorni di intensi colloqui. Fondamentale il ruolo svolto dal re saudita, Abdullah Bin Abdulaziz, che ha mediato l’incontro e ha offerto al governo dell’Autorità nazionale palestinese (Anp) un sostanzioso contributo economico. Nell’esecutivo monocolore di Hamas entrerebbero, secondo l’accordo, i rappresentanti di al-Fatah e almeno cinque politici indipendenti nei ruoli chiave di ministro delle Finanze e degli Esteri.
Al di là dei dissidi interni che si sono subito scatenati sull’interpretazione degli accordi, il vero punto dolente riguarda il riconoscimento dello Stato ebraico. Le dimissioni del premier Ismail Hanyeh hanno di fatto avviato l’iter per la formazione del governo di unità nazionale e Hamas sembra intenzionata a riconoscere gli accordi negoziati precedentemente dall’Organizzazione per la liberazione della Palestina (Olp).
Resta comunque l’incognita dell’esplicito riconoscimento dello Stato d’Israele, senza il quale è molto difficile che vengano eliminate le sanzioni economiche internazionali che gravano sull’Autorità nazionale palestinese (Anp), dove la popolazione è duramente provata.
Sul versante degli incontri multilaterali, il 19 febbraio si è tenuto il vertice a tre tra Abu Mazen, Ehud Olmert e il segretario di Stato americano Condoleezza Rice, a Gerusalemme. Dopo due ore di confronto serrato, la Rice ha annunciato un nuovo, imminente vertice tra il premier israeliano e il presidente dell’Anp.
Negli ultimi mesi la Rice ha intensificato l’opera di mediazione per cercare di riaprire i colloqui per una soluzione al conflitto israelo-palestinese. Al termine dell’incontro di Gerusalemme il capo della diplomazia Usa, Olmert e Abu Mazen hanno riaffermato l’impegno «nei confronti di una soluzione basata su due Stati». Concordi anche «sul fatto che uno Stato palestinese non può nascere dalla violenza e dal terrorismo».