Anche un campo estivo di formazione e condivisione a Castelveccana nel contesto del progetto promosso dalla Chiesa ortodossa di Bucarest insieme a Caritas Ambrosiana

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di Silvia D’Ambrosio

Stimolare le comunità locali a prendersi cura del pianeta, a partire dagli spunti dell’enciclica Laudato si’ di Papa Francesco, in un’ottica di scambio e condivisione: è l’obiettivo principale del progetto Integral Ecology, promosso dalla Chiesa ortodossa di Bucarest, in collaborazione con Caritas Ambrosiana, e finanziato da una fondazione europea privata. Insieme a Caritas, sono coinvolte nell’iniziativa anche la Federazione Filantropia, per la Romania, e Missione Sociale Diaconia, per la Moldova.

Tre campi estivi

Tra le iniziative previste dal progetto, anche la realizzazione di tre campi estivi per i giovani sulle tematiche ecologiche nei tre Paesi partner: Italia, Romania e Moldova. Il primo di questi campi si è concluso in diocesi di Milano proprio alla vigilia del 1° settembre, Giornata ecclesiale per la custodia del creato: una ventina di ragazzi e ragazze tra gli 11 e i 18 anni, provenienti dai tre Paesi e guidati da un team internazionale di coordinatrici, si sono riuniti a Castelveccana (Va), ospiti del parroco don Luca Ciotti e di alcune famiglie della comunità pastorale, per un’esperienza formativa e di condivisione, alla scoperta delle bellezze del contesto locale e nel rispetto dei ritmi della natura.

Attivisti per il clima

Tante le attività proposte e numerose le realtà locali che si sono rese disponibili ad accogliere i ragazzi e ad arricchire la loro esperienza. I partecipanti sono stati infatti accompagnati dagli attivisti ambientali del Tavolo per il Clima di Luino (Va) nel comprendere meglio gli effetti sul territorio del fenomeno del cambiamento climatico; inoltre si sono impegnati in prima persona come attivisti per il clima, attraverso un banchetto informativo e di sensibilizzazione rivolto alla popolazione locale. Grazie all’Associazione Hortus di Brezzo di Bedero (Va) e alla Fondazione Asilo Mariuccia di Porto Valtravaglia (Va), i giovani hanno conosciuto anche la realtà degli orti comunitari, dove famiglie, cittadini e associazioni lavorano insieme, supportati dall’entusiasmo di alcuni giovani ospiti della Fondazione.

Visite guidate ed escursioni

Non sono mancate le visite alle bellezze del territorio, come l’Eremo di Santa Caterina del Sasso di Leggiuno (Va) e il Sacro Monte di Varese, e le escursioni nella natura, a piedi e in bicicletta. La fatica del cammino insieme verso il Monte Lema, con un ritmo allineato al passo del più lento, è stata ampiamente ripagata da un meraviglioso tramonto sul Lago Maggiore e dalle numerosissime stelle osservate dopo un buon piatto di pasta preparato insieme.

Un’esperienza di condivisione nella quotidianità, in cui le barriere linguistiche sono state abbattute dalla voglia di divertirsi e vivere insieme un’esperienza forte. Tutta la comunità locale si è stretta intorno a questo gruppo un po’ speciale, che veniva da lontano: cucinando un tipico piatto italiano, accompagnando i giovani durante il trekking o semplicemente fermandosi per due chiacchiere in paese, animate dalla curiosità verso il progetto. L’esperienza è conclusa, ma il progetto continua: restano i ricordi di nuove parole imparate, delle nuove amicizie, ma soprattutto la consapevolezza che prendersi cura del Creato insieme è possibile. A partire dalla sensibilità dei più giovani.

 

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