Alla Biblioteca Ambrosiana la conferenza che apre un corso di formazione per operatori sanitari. Collaborano al progetto studiosi e medici ebrei, cristiani e musulmani

Per un processo di cura che tenga conto della dimensione spirituale della persona assistita, con particolare riferimento alle tre religioni monoteiste – Islam, Cristianesimo, Ebraismo – nasce dalla collaborazione tra Biblioteca Ambrosiana, Coreis (Comunità religiosa islamica italiana), Ame (Associazione medica ebraica), Collegio Ipasvi di Milano – Lodi – Monza e Brianza, e Fondazione Irccs Ca’ Granda, Ospedale Maggiore Policlinico, l’iniziativa «Insieme per prenderci cura».

Nello spirito di quanto già realizzato in altre sedi da Istituti di ricerca, di cura e d’insegnamento, come auspicato anche da documenti di Commissioni miste di carattere sia multiculturale ed interetnico sia interreligioso, partendo da iniziative e tematiche sulle quali esistono precedenti esperienze e una bibliografia, un gruppo di esperti delle tre fedi ha realizzato un corso volto a sensibilizzare, informare e formare tutti gli operatori sanitari al rispetto delle varie identità spirituali delle persone malate.

Lunedì 20 aprile, presso la Sala delle Accademie «E.R. Galbiati» della Biblioteca Ambrosiana (piazza Pio XI, 2 – Milano), alle ore 18, si terrà la prima conferenza, sui temi, appunto, dell’umanizzazione e dell’educazione alla salute. Interverranno monsignor Pier Francesco Fumagalli, responsabile del Settore di dialogo ebraico-cristiano del Servizio ecumenico della Diocesi di Milano e Vice prefetto della Biblioteca Ambrosiana; Alberto Scanni, consigliere dell’Ordine dei medici di Milano; Giovanni Muttillo, presidente del Collegio Ipasvi di Milano – Lodi – Monza e Brianza; don Giuseppe Scalvini, cappellano della Fondazione Irccs Ca’ Granda, Ospedale Maggiore Policlinico; Maria Luisa De Natale, Ordinario di Scienze della formazione – Università Cattolica di Milano; Giorgio Mortara, medico chirurgo, presidente dell’Associazione medica ebraica.

L’incontro sarà seguito da una serie di nove seminari tematici aventi l’obiettivo di focalizzare l’attenzione sulla persona umana considerata integralmente, con la sua dignità, integrità fisica, morale e spirituale, messa alla prova dalla situazione di fragilità e bisogno indotta dalla malattia. Un approccio fortemente multidisciplinare e multiprofessionale, quindi, per un obiettivo comune, non certo scontato: mettersi al servizio dei sofferenti, esaminando e promuovendo quegli aspetti e quei fattori di benessere complessivo che affiancano l’intervento clinico e terapeutico con una specifica consapevolezza della dimensione spirituale e religiosa conforme alle rispettive identità e comunità di fede cui il malato aderisce. «Intendiamo interrogarci – commenta monsignor Pier Francesco Fumagalli – sui grandi quesiti posti dagli sviluppi dalle nuove tecnologie, dai progressi della scienza e dai cambiamenti sociali, dall’inizio alla fine della vita. Questo con tre prospettive che a volte convergono, a volte divergono, ma che sempre vogliono restare in dialogo».

Di seguito i temi e le date dei nove seminari della durata di tre ore ciascuno (dalle 17 alle 20): «L’umanizzazione dell’ospedale: dall’architettura alla multiculturalità» (30 giugno 2015); «Significato di cura e malattia nelle prospettive laica e religiose» (17 settembre 2015); «Le sfide bioetiche in una società multiculturale» (14 ottobre 2015); «Tematiche di inizio vita: deontologia, giurisprudenza e religioni a confronto» (18 novembre 2015); «Tematiche di fine vita: deontologia, giurisprudenza e religioni a confronto (14 gennaio 2016); «Le religioni di fronte ai progressi scientifici e alle procedure tecnologiche» (11 febbraio 2016); «Le religioni di fronte alle nuove possibilità diagnostico-terapeutiche-assistenziali» (17 marzo 2016); «Modalità di rispetto e osservanza delle diverse pratiche religiose nelle realtà ospedaliere» (14 aprile 2016); «Insieme per prenderci cura: sintesi seminariale, esperienze e best practice» (12 maggio 2016).

 

 

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