Sabato 1 aprile il Pontefice sarà dimesso dal Gemelli e rientrerà nel suo appartamento a Santa Marta. Prevista la sua presenza in Piazza San Pietro per la celebrazione eucaristica del 2 aprile
Sabato 1 aprile papa Francesco sarà dimesso dal Policlinico Gemelli – dove è ricoverato da mercoledì pomeriggio per una bronchite – e domenica 2 aprile, Domenica delle Palme, sarà in Piazza San Pietro. L’ha reso noto Matteo Bruni, direttore della Sala Stampa della Santa Sede: «Essendo programmata la sua uscita dall’ospedale nella giornata di domani, è prevista la presenza di papa Francesco in piazza San Pietro per la celebrazione eucaristica della Domenica delle Palme».
Già nel bollettino di ieri sera Bruni – dopo aver precisato che «nell’ambito di controlli clinici programmati al Santo Padre è stata riscontrata una bronchite su base infettiva che ha richiesto la somministrazione di una terapia antibiotica su base infusionale» – aveva parlato di «un netto miglioramento dello stato di salute», ipotizzando che «sulla base del prevedibile decorso il Santo Padre potrebbe essere dimesso nei prossimi giorni». Aveva anche aggiunto che «papa Francesco ha trascorso il pomeriggio al Gemelli dedicandosi al riposo, alla preghiera e ad alcune incombenze di lavoro».
Dopo il ricovero papa Francesco aveva trascorso bene la prima notte in ospedale. Il quadro clinico si mostrava già «in progressivo miglioramento», come aveva reso noto Bruni, riferendo che «dopo aver fatto colazione, ha letto alcuni quotidiani e ha ripreso il lavoro» e poi «prima del pranzo si è recato nella Cappellina dell’appartamento privato, dove si è raccolto in preghiera e ha ricevuto l’eucarestia».
Il ricovero
«Nei giorni scorsi papa Francesco ha lamentato alcune difficoltà respiratorie e questo pomeriggio si è recato presso il Policlinico A. Gemelli per effettuare alcuni controlli medici – aveva comunicato mercoledì sera Bruni -. L’esito degli stessi ha evidenziato un’infezione respiratoria (esclusa l’infezione da Covid 19) che richiederà alcuni giorni di opportuna terapia medica ospedaliera. Papa Francesco è toccato dai tanti messaggi ricevuti ed esprime la propria gratitudine per la vicinanza e la preghiera».
Gli auguri
La Presidenza della Cei, a nome dei Vescovi italiani, ha espresso «vicinanza a papa Francesco, assicurando la preghiera corale delle Chiese in Italia». «Nell’augurare al Santo Padre una rapida ripresa – si legge nella nota -, la Presidenza affida al Signore i medici e il personale sanitario che, con professionalità e dedizione, si prendono cura di Lui e di tutti i pazienti».
«Auguri intensi e affettuosi» per «un pieno ristabilimento in salute, velocemente» sono giunti dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Messaggi e testimonianze di affetto, preghiera e vicinanza stanno pervenendo al Pontefice da ogni parte del mondo.