Giornata di spiritualità nelle diverse Zone dal titolo «Imparare l’arte di stare al mondo», ricavato dalla Proposta pastorale dell’Arcivescovo. Per la Zona I (Milano) appuntamento a ottobre
di Maria e Paolo ZAMBON, don Massimiliano SABBADINI
Responsabili Servizio diocesano per la Famiglia
Da una decina di anni la Giornata di Spiritualità per le famiglie della diocesi viene proposta dal Servizio diocesano come un evento dell’anno pastorale. L’intenzione è quella di offrire ai coniugi un momento per se stessi, di riflessione, condivisione e ascolto della Parola. Anche questo anno nonostante tutte le difficoltà, ogni Zona pastorale ha organizzato questo momento (in calendario tra il 20 e il 28 marzo in base al programma illustrato nella locandina allegata; per la Zona I la Giornata si svolgerà in ottobre).
Il titolo della Giornata di spiritualità – «Imparare l’arte di stare al mondo» – è derivato dalla Proposta pastorale che l’Arcivescovo ha consegnato alla Diocesi per l’anno corrente, incentrata sull’invocazione della Sapienza per la nostra vita in tutti i suoi aspetti. La Sapienza è la trama dell’agire di Dio con l’uomo, si rivela pienamente e insuperabilmente in Gesù Cristo «sapienza del Padre, verbo di Dio fatto uomo perché la vita, il pensiero, l’amore di Dio diventino la gloria dei figli di Dio» (Delpini, Infonda Dio sapienza nel cuore, pag. 26).
L’Arcivescovo argomenta che è necessario desiderare, invocare e seguire la sapienza di Dio per «evitare di essere stolti». E tra i vari motivi del desiderio di ciò espone quello del «bisogno di imparare a stare al mondo». «La convivenza tra le persone, in una società complessa e organizzata, richiede una sapienza pratica per orientare le scelte spicciole, stabilire rapporti costruttivi con le persone, gli amici, i familiari, le autorità, i poveri. Non si tratta solo delle regole di “buona educazione” che rendano accettabili i comportamenti delle persone negli ambienti in cui devono vivere. Si tratta piuttosto di tradurre i princìpi e i valori in stili di vita, in attenzioni quotidiane, in una vigilanza su di sé e in una capacità di discernimento che favorisca la serenità, il rispetto dei più deboli, l’ordine sociale» (pag 36). La vera sapienza, vera arte di vivere, trova in famiglia il suo naturale e più costante apprendimento ed esercizio. Gli stili di vita maturano, più o meno consapevolmente, soprattutto in famiglia.
L’invito è quindi a partecipare alla Giornata e a estendere l’invito a tante altre famiglie.