Alle 17.30 celebrazione eucaristica presieduta dall’Arcivescovo in memoria dei due Cardinali, morti rispettivamente il 30 agosto 1954 e il 31 agosto 2012: diretta tv, radio e web
Una celebrazione eucaristica in memoria degli Arcivescovi di Milano defunti sarà presieduta dall’Arcivescovo, monsignor Mario Delpini, giovedì 30 agosto alle 17.30 nel Duomo di Milano: diretta su Chiesa Tv (canale 195 del digitale terrestre), Radio Mater e www.chiesadimilano.it
Al termine del mese di agosto, nel quale i fedeli ambrosiani hanno già fatto memoria dei cardinali Dionigi Tettamanzi – alla guida della Diocesi dal 2002 al 2011 – nel primo anniversario della scomparsa (5 agosto 2017), e Giovanni Battista Montini – Arcivescovo di Milano dal 1954 al 1963, poi papa Paolo VI – a quarant’anni esatti dalla morte (6 agosto 1978), la Messa di giovedì sarà dedicata in particolare al ricordo del Beato cardinale Alfredo Ildefonso Schuster (morto il 30 agosto 1954) e del cardinale Carlo Maria Martini (scomparso il 31 agosto 2012).
Alfredo Ildefonso Schuster nacque a Roma nel 1880. Monaco benedettino, fu nominato Arcivescovo di Milano nel 1929 da Pio XI. Guidò la Chiesa ambrosiana negli anni drammatici della guerra e della ricostruzione post-bellica. Morì nel Seminario arcivescovile di Venegono Inferiore, dove stava trascorrendo un periodo di riposo e al quale era particolarmente legato. È stato proclamato Beato da papa Giovanni Paolo II il 12 maggio 1996.
Carlo Maria Martini nacque a Torino nel 1927. Entrato nella Compagna di Gesù, fu ordinato nel 1952. Biblista di fama internazionale, dopo essere stato rettore del Pontificio Istituto Biblico (1969-1978) e rettore della Pontificia Università Gregoriana (1978-1979), nel 1979 fu nominato Arcivescovo di Milano da Giovanni Paolo II. Il suo episcopato è stato caratterizzato dal culto della Parola come scuola di vita, dall’attenzione agli ultimi, dall’apertura al dialogo tra le religioni e con il mondo laico. Lasciata la guida della Diocesi nel 2002 per raggiunti limiti di età, si ritirò a Gerusalemme, dove approfondì ulteriormente i suoi studi. Quando le sue condizioni di salute lo costrinsero a tornare in Italia, si stabilì all’Istituto Aloisianum di Gallarate, dove rimase fino alla morte. Una folla imponente di fedeli rese omaggio al suo feretro composto in Duomo e alle solenni esequie, presiedute dal cardinale Angelo Scola il 3 settembre 2012.