Alle 15, all'inizio del Triduo del Santo Chiodo e in prossimità della festa dell’Esaltazione della Santa Croce (14 settembre). Diretta su Telenova 2 e www.chiesadimilano.it
Per celebrare la presenza della reliquia del Santo Chiodo, collocata nel punto più alto dell’abside, nel Duomo di Milano si svolge annualmente il rito della Nivola con l’Arcivescovo.
Il sabato, la domenica e il lunedì più vicini alla festa dell’Esaltazione della Santa Croce (14 settembre), in Cattedrale si celebra il Triduo del Santo Chiodo, che quest’anno inizia sabato 12, alle 15, con i Vespri e il rito della Nivola presieduti dal cardinale Scola e si conclude lunedì 14 settembre con l’Eucaristia capitolare alle 17.30.
Come suggerisce il nome, la Nivola è una struttura a forma di nuvola, ideata nel XVII secolo e decorata in cartapesta con angeli, sollevata da un argano fino a 40 metri d’altezza, per permettere all’Arcivescovo di portare a terra il Santo Chiodo. La reliquia rimane a terra per 40 ore, al termine delle quali il Chiodo viene riposto nella sua sede originaria.
Un incontro dal titolo «Il sacro chiodo e il rito della Nivola: l’incanto di un’antica tradizione. Un dialogo tra fede e storia» si terrà giovedì 10 settembre, alle 19, per la «Scuola della Cattedrale»; interverranno monsignor Gianantonio Borgonovo, Arciprete del Duomo, monsignor Marco Navoni, Dottore della Veneranda Biblioteca Ambrosiana, e Philippe Daverio. Ingresso libero fino a esaurimento posti, l’accesso sarà riservato a partire dalle 18.40 dalle portine laterali della Cattedrale (piazza del Duomo, lato Arcivescovado).
Per il Triduo in Duomo sono in programma: sabato 12 settembre l’Eucaristia vigiliare alle 17.30, domenica 13 alle 10 il Pontificale presieduto dal Vicario generale monsignor Mario Delpini (trasmesso su Mediaset Rete4) preceduto dalle Lodi (ore 9.25) e alle 16 Vespri e Processione con il Santo Chiodo (altre celebrazioni eucaristiche: ore 7.10 – 8 – 12.30 – 17.30). Alla fine del Triduo, lunedì 14, alle 17.30, Eucaristia capitolare, celebrazione dei Vespri e riposizione del Santo Chiodo nella sua alta custodia, dove rimane fino all’anno seguente.