Quasi 500 sacerdoti ambrosiani sono over 75: alcuni sono ancora attivi in parrocchia, altri cercano di coniugare vecchiaia e vocazione. Nel numero di marzo del mensile diocesano il racconto delle giornate di alcuni di loro

segno marzo

Sono quasi il 30% del totale i preti over 75 della Diocesi ambrosiana, pari a 468. Molti di loro sono in condizioni di salute precaria e vivono in strutture residenziali e di cura, altri invece vivono nelle loro abitazioni assistiti da badanti di giorno e/o di notte. Il rischio della solitudine e dell’isolamento coinvolge tutti, ma chi può, si dà ancora da fare svolgendo servizi pastorali. Se ne parla nel numero di marzo de «Il Segno», il numero della Diocesi di Milano (vai alla presentazione completa).

Quando il prete anziano o malato non ha qualcuno che si prenda cura di lui, interviene la Fondazione Opera aiuto fraterno (Oaf), nata nel 1996 per volontà del cardinale Martini. Sono 43 i sacerdoti ospiti in strutture e 46 quelli accuditi a domicilio. «Una fetta del clero ammalato – spiega don Massimo Fumagalli, referente in Diocesi della Fondazione – viene seguita da medici e specialisti con il supporto di parenti, amici, parrocchiani volontari». In alcuni momenti, ammette, «arrivano talmente tante richieste che non sappiamo dove collocare i sacerdoti malati».

La struttura che attualmente ospita il maggior numero di preti anziani e malati è l’Istituto Sacra Famiglia di Cesano Boscone: il reparto San Vincenzo conta oggi una decina di sacerdoti che vivono in camere con bagno e condividono il pranzo e i momenti di preghiera insieme. In primavera saranno trasferiti in un’ala nuova ristrutturata che conterà 20 posti letto.

La storia di copertina de «Il Segno» di marzo è arricchita da tre testimonianze di preti anziani: due ospiti alla Sacra Famiglia, don Mario Marangoni e don Enrico Alberti, che in un modo o nell’altro trovano la strada per rimanere collegati col mondo esterno; don Pier Michele Trovero invece vive ancora in casa sua con una badante, presso la Certosa di Garegnano; riesce a celebrare la Messa e, nonostante i suoi 90 anni e i problemi di salute, si tiene in forma ogni mattina con la cyclette. Tutti, ovunque vivano, si sentono e sono «preti per sempre».

L’inchiesta sull’intelligenza artificiale

L’inchiesta di questo numero si pone una domanda: chi “educherà” l’intelligenza artificiale? Nonostante sia considerata da molti la tecnologia del futuro, è già presente nella vita di tutti, e pone delicate questioni etiche. Ne parlano due esperti: Mauro Bellini, giornalista e direttore delle testate Digital360, e Salvio Vicari, professore di gestione della tecnologia dell’innovazione all’Università Bocconi di Milano.

Tra i temi di attualità, il rapporto tra bici e ambiente. Milano può diventare una città ciclabile come Amsterdam e Copenaghen? Solo a patto che si intervenga sulla sicurezza, dicono gli esperti, perché gli ostacoli sono ancora tanti: nel 2021 sono stati ben 16.448 gli incidenti che hanno visto coinvolti biciclette e monopattini; mentre in Italia a fronte di 98 miliardi di stanziamenti per l’auto c’è solo un miliardo per la ciclabilità.

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