Nel numero di gennaio copertina dedicata a «Manicomio carcere»: si stima che il 40% dei carcerati debba assumere psicofarmaci per curarsi o per resistere. Un’inchiesta che mostra i nervi scoperti del servizio sanitario in Lombardia. E il racconto dei quartieri milanesi Cagnola, Gallaratese e Quarto Oggiaro, prossime tappe della Visita pastorale dell’Arcivescovo
Mai come ora il disagio mentale aveva coinvolto i detenuti delle carceri italiane: si stima che il 40% di essi debba assumere psicofarmaci per curarsi o per resistere. Eppure spesso le patologie non vengono diagnosticate, così restano in carcere anche persone che per legge dovrebbero essere trasferite altrove. Anche i suicidi hanno raggiunto numeri da record, 79 nel solo 2022 (e solo fino a novembre), mentre negli ultimi dieci anni sono stati 583.
Nel numero di gennaio de «Il Segno», sotto il titolo «Manicomio carcere», il mensile della Chiesa ambrosiana pubblica un’ampia indagine a più voci tra psichiatri, cappellani, rappresentanti delle istituzioni e del Terzo settore. La pandemia ha solo peggiorato e reso ormai ingestibile una situazione che avrebbe trovato un argine nella Riforma Cartabia – grazie alle sanzioni sostitutive delle pene detentive brevi -, purtroppo bloccata nei mesi scorsi dal nuovo governo.
Verso le Regionali: porre al centro della politica la cura e il benessere
L’Opinione di Elena Granata, in vista delle elezioni regionali, punta dritto al tema sanità, segnalando che la «cultura della prestazione» ha lasciato profonde ferite nelle famiglie lombarde: in questi anni si è privilegiato un approccio funzionalistico, dimenticando di porre al centro della politica la cura e il benessere. Allo stesso tema è dedicata un’inchiesta che mostra i nervi scoperti del servizio sanitario in Lombardia, tra carenza di medici, presidi territoriali inesistenti, pronto soccorso intasati, liste d’attesa lunghissime e privato che dilaga. Il presidente dell’Associazione medici cattolici di Milano, Alberto Cozzi, critica l’eccessiva burocrazia, la mancanza di un’organizzazione intelligente e l’aumento del numero degli “invisibili” che rinunciano a curarsi. Anche Paolo Castaldi nel suo graphic novel descrive in punta di matita l’immobilismo della sanità.
«Risvegliare la nostra umanità»
E per restare in tema di politica, il direttore Fabio Landi, prende spunto dal Discorso alla città dell’arcivescovo Delpini, che invita all’inquietudine di fronte alla tentazione di chiudersi nelle proprie sicurezze, per sollecitare tutti a «risvegliare la nostra umanità». Un testo (E gli altri?) che elogia la politica e la democrazia, da cui è facile cogliere echi del magistero di papa Francesco e del pensiero di Moro e La Pira, come sottolinea Pino Nardi.
Periferie in pieno ricambio
La prossima tappa della visita pastorale dell’Arcivescovo sarà al Decanato Cagnola-Gallaratese-Quarto Oggiaro (31 gennaio-5 marzo) di Milano, formato in gran parte da quartieri di periferia in pieno ricambio generazionale con i soliti problemi abitativi, disagio sociale, solitudine di famiglie e anziani, dove però l’associazionismo e le comunità straniere fanno la differenza. Parlano il decano don Andrea Meregalli e il parroco don Augusto Bonora.
Nella rubrica «Vita da prete», la toccante testimonianza di don Davide Caldirola, colpito da una diagnosi infausta, la cui malattia «ha scatenato il bene» intorno a sé; «Voci dal silenzio», affidato finora alle monache di clausura, passa alla Comunità benedettina di Dumenza nella persona di Luca Fallica che la curerà per un anno, “dilatando” lo sguardo sul mondo.
I 60 anni della «Pacem in terris»
La Chiesa ricorda i 60 anni della Pacem in terris di Giovanni XXIII, grande seminatore di pace, che chiedeva la «soluzione pacifica di tutte le guerre attraverso il dialogo e il disarmo». Parole ancora attuali e profetiche.
Il Segno ricorda poi i 170 anni del Pime (Pontificio istituto missioni estere), fondato a Milano e legato alla Diocesi ambrosiana, che ancora oggi conta circa 400 missionari in sparsi in 19 Paesi.
E a un anno dalla morte, ecco l’anteprima del libro di Gianni Borsa su David Sassoli, pubblicato da In dialogo: l’uomo, il giornalista e il politico, presidente del Parlamento europeo.
La memoria dei lager
In occasione della Giornata della memoria, che si celebra il 27 gennaio, intervista a Sami Modiano, uno degli ultimi sopravvissuti ai lager di Auschwitz-Birkenau, che a otto anni è stato allontanato dalla scuola per le leggi razziali, mentre ora sale in cattedra e vive la sua “missione” di parlare ai ragazzi dell’olocausto.
Tra i temi di attualità, singolare l’esperienza dei care leaver, giovani che a 18 anni devono lasciare la comunità o la casa dove sono stati accolti in affidamento: nel podcast «Fuori famiglia» escono allo scoperto e si raccontano.
Le pagine di «Laudato si’» tornano sui disastri meteorologici che accrescono il divario tra Nord e Sud, mentre i Paesi che hanno subìto danni ingenti ancora attendono l’avvio del Fondo di risarcimento approvato dalla Cop27.
La sezione Cultura si apre con il racconto di Luca Frigerio sulle bellezze della pieve romanica di Sant’Andrea Maderno sulla sponda bresciana del lago di Garda. Per gli appassionati d’arte, ecco due mostre: a Lecco sono esposte opere su san Nicola del Beato Angelico; a Milano taccuini, stampe, pubblicazioni e curiosità dell’eclettico illustratore e fumettista Igort. È in uscita l’ultimo libro di don Alessio Albertini, Avanti coraggio. Papa Francesco agli adolescenti, per la vita e per lo sport del Centro ambrosiano in occasione della Settimana dell’educazione a fine gennaio.
Al cinema arriva Chiara della regista Susanna Nicchiarelli, intervistata dal Segno, un film moderno e ironico che parte dall’amicizia tra la santa e Francesco fin dall’adolescenza. Luigi Lo Cascio torna a teatro con Pa’, uno spettacolo diretto da Marco Tullio.
Tra le rubriche continua «Fuori classe» di Michele Diegoli e «Tra le pagine», da questo mese a cura di mons. Claudio Stercal che avvicenda don Paolo Alliata.