Nella prima domenica della Quaresima ambrosiana la Chiesa accoglie tra i candidati ai sacramenti dell’Iniziazione cristiana gli adulti al secondo anno del cammino di conversione
di don Antonio COSTABILE
Responsabile del Servizio per la Catechesi
Domenica 14 febbraio in ogni Zona pastorale si celebra il Rito di elezione dei Catecumeni adulti, che sono giunti al secondo anno del cammino di conversione e sono prossimi alla celebrazione dei sacramenti dell’Iniziazione Cristiana.
Così recita il Rito di iniziazione cristiana degli adulti al n. 22: «Si chiama “elezione” o scelta, perché l’ammissione, fatta dalla Chiesa, si fonda sull’ elezione o scelta operata da Dio, nel cui nome la Chiesa agisce».
La Chiesa accoglie ufficialmente tra i candidati ai sacramenti dell’Iniziazione cristiana coloro che hanno effettivamente compiuto un cammino di conversione con la mente, il cuore e la vita. Mediante questa celebrazione, quindi, la Chiesa diocesana esprime un giudizio di idoneità verso i catecumeni presentati dalle diverse comunità cristiane, dove hanno intrapreso l’itinerario perché ricevano i sacramenti dell’Iniziazione cristiana nel nella Veglia pasquale o nel tempo pasquale. La persona stessa del catecumeno durante la celebrazione dichiara davanti al delegato del Vescovo, il Vicario episcopale di Zona, la sua ferma decisione di diventare cristiano.
I catecumeni che giungono al rito di elezione sono un segno efficace della potenza del Vangelo di Gesù, che attrae, suscita la fede in uomini e donne provenienti da popoli e culture diverse e dimoranti da tempo nella nostra terra.
Il felice incontro e la decisione di convertirsi avviene con dinamiche che è difficile raccogliere in poche righe. Potremmo dire che è lo Spirito di Gesù risorto che favorisce e incrementa la conoscenza, l’incontro e un fecondo dialogo con la comunità cristiana. Resto ogni volta lietamente sorpreso dalla lettera di presentazione personale che ogni catecumeno consegna in questa celebrazione al Vescovo raccontando come ha avviato la sua ricerca, come e che cosa ha vissuto il tempo del catecumenato e come vive l’attesa di ricevere i sacramenti dell’Iniziazione cristiana.
C’è una perenne maternità della Chiesa, che genera nuovi figli e insieme rigenera se stessa. Il dono dei catecumeni nella comunità cristiana è come il dono dei figli in una famiglia. La gioia, la gratitudine e insieme la responsabilità e la presa in cura per l‘accoglienza e l’accompagnamento di nuovi figli nella vita cristiana sono una forte stimolo al rinnovamento delle nostre comunità. Non basta la cura dei già battezzati; occorre far spazio alla fecondità dello Spirito che suscita nel cuore di uomini e donne, giovani e adulti il vivo desiderio di venire alla luce come credenti in Cristo.