Il Pontefice l’ha ribadito durante l’udienza generale in Piazza San Pietro, dedicata al suo recente viaggio in Kazakhstan
di Giovanna
Pasqualin Traversa
Agensir
«Il Kazakhstan ha fatto scelte molto positive, come quella di dire “no” alle armi nucleari e quella di buone politiche energetiche e ambientali. In questo è stato coraggioso. In un momento in cui questa tragica guerra ci porta a che alcuni pensino alle armi nucleari, quella pazzia, questo Paese ha detto “no” alle armi nucleari». A sottolinearlo è papa Francesco, durante l’udienza generale in Piazza San Pietro, dedicata al suo recente viaggio nel Paese asiatico in occasione del settimo Congresso dei leaders delle religioni mondiali e tradizionali.
«Oltre al Congresso – ha proseguito -, questo viaggio mi ha dato modo di incontrare le Autorità del Kazakhstan e la Chiesa che vive in quella terra. Di qui il richiamo all’incontro con il presidente della Repubblica e il discorso rivolto ai governanti, ai rappresentanti della società civile e al corpo diplomatico. «Ho messo in risalto la vocazione del Kazakhstan a essere Paese dell’incontro – ha ricordato il Pontefice -: in esso, infatti, convivono circa centocinquanta gruppi etnici e si parlano più di ottanta lingue. Questa vocazione, che è dovuta alle sue caratteristiche geografiche e alla sua storia, è stata accolta e abbracciata come un cammino, che merita di essere incoraggiato e sostenuto. Come pure ho auspicato che possa proseguire la costruzione di una democrazia sempre più matura, in grado di rispondere effettivamente alle esigenze dell’intera società».
Leggi anche:
Papa Francesco: «L’uomo è la via delle religioni»