Una giornata ricca di momenti significativi, che culminerà nella Messa solenne che il Segretario di Stato vaticano presiederà in memoria di monsignor Aristide Pirovano

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Il cardinale Pietro Parolin

Sarà una giornata intensa, quella che il cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato di vaticano, trascorrerà a Erba domenica 29 maggio (vedi qui la locandina). La visita – già programmata il 6 febbraio scorso e poi rimandata per l’insorgere di una nuova ondata della pandemia da Covid – tiene fede alla promessa fatta a monsignor Angelo Pirovano, responsabile della Comunità pastorale Sant’Eufemia e legato al Cardinale da rapporti di stima e cordialità, e onora il ricordo di monsignor Aristide Pirovano, Vescovo missionario erbese, a 25 anni dalla sua scomparsa.

Il Segretario di Stato giungerà a Erba da Desio, dove il giorno prima, su invito del Centro Internazionale di Studi e Documentazione Pio XI, prenderà parte alle iniziative celebrative del centenario dell’elezione a Pontefice dello stesso Pio XI, Achille Ratti, nativo proprio di Desio (leggi qui). Al suo arrivo in città, poco prima delle 9, sul sagrato della chiesa di Santa Maria Maddalena a Crevenna ci sarà il momento dell’accoglienza.

All’Eremo

Poi il Cardinale proseguirà per l’Eremo di San Salvatore per una breve visita. Qui pregherà sulla tomba del Venerabile Giuseppe Lazzati e incontrerà un piccolo gruppo dei Miles Christi guidati dal responsabile generale Antonio Vendramin. Dopo una visita alla Cappella, dal giardino dell’Eremo avrà anche modo di ammirare il panorama del Pian d’Erba.

Al Cimitero maggiore

La tappa successiva, alle 9.40, sarà al Cimitero maggiore, dove sarà accolto dai responsabili dell’Associazione Amici di Monsignor Aristide Pirovano, che lo condurranno alla tomba del Vescovo missionario per una breve preghiera.

In Sant’Eufemia

Intorno alle 10 il cardinale Parolin giungerà nella chiesa di Sant’Eufemia, dove riceverà i saluti ufficiali e alcuni omaggi da parte del Prevosto e degli Amici di Monsignor Aristide Pirovano, incontrerà il Consiglio pastorale e il Consiglio per gli affari economici della Comunità pastorale e l’Associazione “Quej del Masigott”.

La Messa solenne

Dopo una breve sosta in casa parrocchiale, alle 11 nella chiesa prepositurale di Santa Maria Nascente il Cardinale presiederà la Messa solenne per la festa dell’Ascensione, concelebrata dai sacerdoti della città. Preceduti dai Confratelli e dalle Consorelle del SS Sacramento, dai Cavalieri e dalle Dame del Santo Sepolcro, da cerimonieri e chierichetti, i celebranti si muoveranno in processione dalla piazza, imboccheranno il Viale dei Cipressi e faranno il loro ingresso in chiesa dall’entrata nuova.

Durante la celebrazione si pregherà per padre Aristide, nel 25mo anniversario della sua morte (3 febbraio 1997), e per la comunità brasiliana di Marituba (sarà presente una delegazione dei Poveri Servi della Divina Provvidenza dell’Opera Don Calabria, a cui padre Aristide negli anni Novanta affidò la responsabilità di Marituba). All’Offertorio, insieme ai doni eucaristici, sarà consegnato al Cardinale anche un quadro con l’immagine sorridente di padre Aristide e il suo testamento spirituale. L’animazione musicale sarà curata dai Cantori di Erba diretti da Francesco Andreoni e dal Piccolo Coro guidato da Giovanna Marelli.

Il Calice

Al termine della Messa, prima della benedizione, verranno illustrate brevemente le origini, le caratteristiche e il significato del Calice monumentale, recentemente collocato nei pressi del campanile della chiesa prepositurale. Terminata la celebrazione, il cardinale Parolin si recherà davanti al Calice, posto tra piazza Prepositurale e corso XXV Aprile, per la benedizione e l’inaugurazione. Saranno presenti Ferruccio Miotto, figlio dell’artefice del Calice Angelo Miotto, scomparso un anno fa, e quanti hanno collaborato materialmente alla sua realizzazione.

I profughi

Dopo un momento conviviale con il clero cittadino, le autorità e gli Amici di Monsignor Pirovano al ristorante “Leonardo da Vinci”, nel pomeriggio il cardinale Parolin si recherà all’Oasi francescana Santa Maria degli Angeli, che da qualche giorno ospita una quindicina di profughi ucraini, alcuni dei quali minori. Il Segretario di Stato si intratterrà brevemente con loro, raccogliendone testimonianze, angosce e speranze.

Al termine dell’incontro il Cardinale sarà accompagnato in auto all’Aeroporto di Linate, da dove decollerà il volo che lo riporterà a Roma.

«Siamo contenti e grati per il dono di questa visita – sottolinea monsignor Angelo Pirovano -. Il cardinale Parolin è il primo collaboratore del Santo Padre. La sua presenza tra noi ci renderà più vicini al Papa, ci farà respirare l’aria della Chiesa universale, ci farà percepire maggiormente il senso della mondialità, quello stesso campo nel quale ha speso le sue migliori energie sacerdotali monsignor Aristide».

Anche gli Amici di Monsignor Pirovano manifestano gioia ed emozione. «La visita del cardinale Parolin darà a tutti noi la misura della grandezza del nostro padre Aristide», confessa la presidente Rosanna Pirovano.

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