Le strisce coloratissime di Bruno Dolif raccontano l’esistenza di testimoni della fede di ieri e di oggi, esempi per imparare a vivere la santità nella realtà quotidiana

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Sarà uno splendido regalo di Natale. Un libro che racconta ai ragazzi le storie a fumetti di santi di ieri e di oggi e presenta, insieme, figure di uomini e donne non ancora celebrati sul calendario, ma certamente esempi efficaci di vita cristiana pienamente riuscita. Una pubblicazione che raccoglie l’appello di papa Francesco a fare dei santi i nostri compagni di strada, per imparare anche da loro a vivere anche noi quotidianamente da “santi”, secondo il Vangelo di Gesù.

Coloratissime e con il tratto inconfondibile del disegnatore Bruno Dolif, le strisce (in parte apparse in questi anni su Fiaccolina e Clackson, le riviste promosse dai due Seminari di Milano e Bergamo) pubblicate nel volume Tutti a bordo. Storie di santità a fumetti (Centro ambrosiano, 200 pagine, 18 euro) parlano di un mondo abitato da gesti di grande generosità, di sacrificio, ma anche di gioie e di momenti di forte entusiasmo.

A volte si tratta di vicende accadute in un tempo molto lontano da noi, con le avventurose e terribili vicende di martiri (Stefano in primis, oppure Lorenzo, bruciato vivo dall’imperatore romano nel 258 dopo Cristo), i gesti di grande coraggio e generosità verso i più poveri, come quelli compiuti dal giovane soldato Martino di Tours o, mille anni dopo, da Luigi Gonzaga. Strepitosa anche la storia di Nicola, che diventato vescovo in modo rocambolesco, prova il carcere negli anni della persecuzione dei cristiani per mano dell’imperatore Diocleziano e poi diventa famosissimo (dando vita alla storia di Santa Claus e Babbo Natale) per l’aiuto dato nottetempo ai bambini poveri.

Ma la vera novità di questo bellissimo libro di fumetti è la capacità di affiancare a queste epiche storie di santi (fra cui non mancano Francesco d’Assisi, Giovanni Bosco, Teresa di Lisieux o Bernadette), anche vicende molto più vicine a noi e forse meno conosciute. Così, le strisce di Dolif ci raccontano di un giovane vivace, intelligente e con una gran voglia di vivere come Pier Giorgio Frassati, oppure svelano l’impegno sociale dell’Abbé Pierre, con la “fama” di santo dei poveri che lo precede. Mentre è santa l’altra grandissima donna compagna di strada di migliaia di emarginati e diseredati, madre Teresa di Calcutta. Di schiavitù e liberazione parla la vicenda di Giuseppina Bakhita, una donna straniera, che per gli strani casi della vita passa dalle botte del suo padrone al convento delle Canossiane a Venezia, e farà parlare tanto di sé, donna nera di pelle e dalla parlata dialettale veneta.

E colpiranno certamente i giovanissimi lettori di questo bel volume le due storie di Carlo Acutis e Chiara “Luce” Badano. Entrambi morti per malattia quando erano solo adolescenti: questi giovani mostrano tutta la bellezza di una vita piena di interessi e amicizie che trova nel legame con Gesù e nella preghiera le vere radici della gioia vera, capace di affrontare con coraggio anche le prove più dure.

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