L’oratorio, oltre a riconoscersi, in particolare nel periodo di preparazione al Natale, come scuola di preghiera, è invitato anche a farsi carico dei “risultati” dei due Sinodi
Il tempo di Avvento in oratorio è opportunità per verificare e rilanciare la proposta dell’anno “Via così”, precisando la meta. Questo significherà aiutare i ragazzi ad alzare lo sguardo e a rallegrarsi, come ci chiede il Signore Gesù, perché, come afferma il tema per il 2018: «I vostri nomi sono scritti nei cieli» (Lc 10, 20b).
L’oratorio, oltre a riconoscersi, in particolare nel periodo di preparazione al Natale, come scuola di preghiera, è invitato anche a farsi carico dei “risultati” del Sinodo minore Chiesa dalle genti e del Sinodo dei vescovi su “I giovani, la fede e il discernimento vocazionale”. Dopo i due Sinodi, si potranno dare dei segnali ai ragazzi e alle loro famiglie che siamo una Chiesa che sta cambiando e delineando nuove forme quando si tratta di accoglienza, di accompagnamento, di nuovo protagonismo.
Nella prima domenica di Avvento, nell’epistola, san Paolo dice: «Nessuno vi inganni con parole vuote». Ecco perché durante il tempo che ci si prepara alla venuta del Signore, l’impegno è invece quello ad usare “parole buone”, insieme a quelle che durante la settimana i ragazzi troveranno nel Calendario dell’Avvento ambrosiano