Da monsignor Delpini un videoinvito al convegno del 29 ottobre a Milano. Laura Rizzi, moderatrice del Gruppo di Cesano Boscone, racconta l’esperienza condotta in vista della costituzione delle Assemblee decanali
di Cristina
Conti
Continua nei Decanati il lavoro dei Gruppi Barnaba in vista della prossima costituzione delle Assemblee sinodali decanali (vai allo speciale). Sabato 29 ottobre è in programma un convegno a Milano (leggi qui). Laura Rizzi, moderatrice del Gruppo di Cesano Boscone, parla della loro esperienza.
Come state affrontando il tema della sinodalità nel vostro Gruppo?
La presentazione ufficiale del Gruppo Barnaba alle comunità è stata l’incontro con i Consigli pastorali parrocchiali del Decanato di Cesano Boscone, in occasione della prima consultazione sinodale, tra gennaio e febbraio 2022. Siamo dieci componenti e abbiamo coinvolto il Consiglio pastorale decanale e le commissioni già esistenti per non disperdere la ricchezza di queste esperienze. Abbiamo privilegiato l’ascolto e il confronto sulle piste sinodali e abbiamo registrato grande entusiasmo e vitalità. In qualità di moderatrice ho incontrato una seconda volta i Consigli pastorali di Cesano Boscone e Trezzano sul Naviglio (parrocchia San Lorenzo) nei mesi di giugno e luglio, per illustrare il documento di sintesi della consultazione sinodale redatto da don Walter Magni (vedi qui). In generale il nostro gruppo ha assunto fin dall’inizio uno stile sinodale: abbiamo sempre condiviso le decisioni e ciascuno ha contribuito a interpellare il territorio nel proprio ambito di riferimento. Il Decano, don Luigi Caldera, ci ha accompagnato con la preghiera, la presenza agli incontri e una grande disponibilità.
Che cosa significa far parte di questo gruppo?
Il mandato del Gruppo Barnaba dovrebbe avere termine al costituirsi dell’Assemblea sinodale decanale, nei prossimi mesi. Il Decanato di Cesano Boscone comprende 6 Comuni (Assago, Buccinasco, Cesano Boscone, Corsico, Cusago, Trezzano sul Naviglio) per un totale di circa 120 mila abitanti: la conoscenza del territorio è stata prioritaria nel nostro lavoro. Il servizio del nostro gruppo è una novità e siamo contenti dell’accoglienza che riceviamo.
Quali iniziative state portando avanti?
Abbiamo aggiornato la mappatura del territorio, elaborata nel 2019, con i dati Istat relativi ai sei Comuni su popolazione, cittadini stranieri, fasce di età e abbiamo fornito un quadro sintetico delle realtà pastorali (parrocchie, oratori, cappellanie, associazionismo, movimenti laicali, gruppi ecclesiali, polisportive, strutture per il tempo libero). Abbiamo coinvolto i sacerdoti e i laici referenti delle diverse realtà per rendere plastico il metodo sinodale: questa scelta ha comportato un tempo maggiore per la ricognizione, ma è servita a suscitare interesse e collaborazione. Sono state individuate una trentina di realtà sul territorio, non ecclesiali, che hanno partecipato al percorso di co-programmazione del Piano di Zona 2021-2023 (lo strumento attuativo della L. 328/2000 che prevede la realizzazione di un sistema integrato di interventi e servizi sociali tra i Comuni di un dato distretto sociosanitario, ndr) e le contatteremo perché – nel nostro caso – coincidono con i Comuni del Decanato. Per non disperdere il lavoro fatto, stiamo valutando la creazione di un sito internet che raccolga tutta la documentazione e su cui possano essere caricati anche dei video.
Quale la risposta del territorio?
Le persone hanno vissuto un periodo difficile dall’inizio della pandemia e l’incontro con il Gruppo Barnaba ha risvegliato il desiderio di relazionarsi e di raccontarsi. Siamo fiduciosi che raccoglieremo nuove adesioni alle nostre proposte di incontro e l’Assemblea sinodale potrà essere avviata su solide basi.