Tre operai morti per intossicazione. Lo sgomento e il cordoglio dell’Arcivescovo. Don Savina, parroco del quartiere, ha portato conforto alle persone coinvolte. Don Magnoni: «Fare di tutto perché non capiti più»

di Cristina CONTI

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È di tre morti a causa di esalazioni tossiche il pesantissimo bilancio dell’incidente sul lavoro che nel pomeriggio di martedì 16 gennaio ha coinvolto sei operai intenti a ripulire un forno interrato di un’azienda in via Rho, nel quartiere milanese di Greco.

Tra le prime persone ad accorrere sul luogo della tragedia il parroco di San Martino in Greco, don Giuliano Savina: «Quando ho sentito la notizia mi sono recato sul posto perché è una realtà che conosco. Durante il giro di benedizione nei quartieri prima di Natale ero stato anche lì. Sono andato per incontrare le persone, dialogare con loro e portare conforto», spiega.

È l’ultima di una lunga serie di tragedie che vede coinvolti lavoratori. Persone che perdono la vita dando il meglio di sé nella loro attività. E che lasciano improvvisamente le proprie famiglie. «Da quello che abbiamo saputo dai giornali e dalle persone presenti sul posto, si tratta di un’azienda seria e che di fatto ha sempre tenuto ai controlli sulla sicurezza – premette don Walter Magnoni, responsabile dell’Ufficio diocesano per la Pastorale sociale e del lavoro -. È comunque un fatto grave che in una città dell’innovazione come Milano capitino queste cose. Ci fa riflettere sulla necessità di fare di tutto perché queste cose non accadano più. Malgrado gli impegni per combattere questo fenomeno, ci sono ancora morti ogni anno. Non bisogna abbassare la guardia, ma rilanciare l’attualità del tema». Il cordoglio accomuna tutta la comunità, che può trovare conforto solo nella preghiera: «A nome dell’Arcidiocesi e del nostro arcivescovo Mario Delpini siamo vicini alle famiglie e alle comunità degli operai morti e di quelli feriti e intossicati e assicuriamo loro le preghiere e il ricordo», aggiunge don Magnoni.

 

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