Presso la Santa Casa di Loreto si celebra il Giubileo. Anche nelle cappelle degli scali milanesi si può ricevere l'indulgenza plenaria
di Massimo
PAVANELLO
«Almeno una volta al giorno bisognerebbe dire: “Grazie Maria”. Non si sa perché, però qualcosa ce l’ha data». Se Roberto Benigni azzarda, compiaciuto, questo generico suggerimento mariano, cosa si può/deve fare quando i motivi di gratitudine sono noti e le ricorrenze sono centenarie? Forse un Anno santo? E infatti il prossimo mese inizierà il Giubileo Lauretano. La memoria va al 24 marzo 1920, quando la Beata Vergine di Loreto fu proclamata patrona dei viaggiatori in aereo. L’Anno santo prenderà avvio l’8 dicembre – con l’apertura della Porta Santa, presieduta dal cardinale Pietro Parolin – e si concluderà il 10 dicembre 2020.
Lo scopo generale del programma è la promozione della santità quotidiana, sulla scorta della esortazione apostolica Christus vivit, che papa Francesco ha firmato proprio a Loreto come suggello del sinodo dei giovani. Il Giubileo, però, è per tutti i fedeli, di qualsiasi età. È per le persone coinvolte nel mondo dell’aviazione civile e militare, per i lavoratori e i passeggeri, per quanti si recheranno in pellegrinaggio alla Santa Casa.
Quella di Loreto sarà l’unica Chiesa giubilare al mondo. Anche se non mancheranno opportunità, altrove, per immergersi nella grazia plenaria. Sono escluse le parrocchie intitolate alla Madonna di Loreto, ma rientrano ampiamente nella fattispecie, invece, le Cappelle degli aeroporti civili e militari e le Cappelle dei reparti dell’Aeronautica Militare. Tali luoghi di culto non avranno la presenza di una Porta santa. Visitandoli, però, i fedeli potranno ugualmente beneficiare dell’indulgenza alle solite condizioni (Confessione sacramentale, Comunione eucaristica e orazioni per le intenzioni del Sommo Pontefice) recitando, inoltre, davanti all’effigie della Vergine di Loreto, la preghiera del Giubileo Lauretano composta dal Papa.
La diocesi di Milano, per esempio, ha ben tre punti di devozione che rispondono alle note sopra ricordate: la cappella dell’aeroporto di Linate, quella dell’aeroporto di Malpensa – Terminal 1 e quella di Malpensa – Terminal 2. Il calendario generale prevede che, durante l’anno, anche negli scali ambrosiani giunga, pellegrina, la statua della Madonna di Loreto. Il cappellano aeroportuale, don Fabrizio Martello, ha predisposto dei sussidi per la preghiera guidata.
I segni giubilari da vivere, recandosi nel santuario marchigiano, sono quelli di sempre: la Porta santa; il pellegrinaggio; l’indulgenza; la preghiera; la carità. Quest’ultima, per l’occasione, ha un doppio binario. Il vescovo locale, monsignor Fabio Dal Cin, così sintetizza: un primo scopo è l’accoglienza dei giovani nel Centro Giovanni Paolo II. La seconda proposta di carità, invece, raggiunge «l’altra metà della Casa di Maria. Si tratta di fornire nuove attrezzature specialistiche per la nuova neonatologia dell’ospedale della Sacra Famiglia di Nazareth e aiutare l’Associazione Miriam di Nazareth. È un’Associazione di cristiani, musulmani ed ebrei, che aiuta gli ammalati, soprattutto donne e bambini, nella lotta contro i tumori».
Molti appuntamenti dell’anno (catechesi, celebrazioni, incontri) saranno trasmessi regolarmente, via streaming, sul canale YouTube «Santa Casa Loreto» o secondo le indicazioni del sito www.santuarioloreto.it Gli ammalati, in particolare, potranno, con frutto, adire a questa opportunità.
Un aggiornamento costante delle iniziative lo si trova sul sito www.jubilaeumlauretanum.it