Dopo due anni di pausa, venerdì 13 maggio alle 18.30 torna in piazza Duomo l'incontro di presentazione della proposta «Batticuore» a quanti la animeranno nella prossima estate. In conclusione preghiera e saluto dell'Arcivescovo
di Claudio
URBANO
In un viaggio tutto dedicato alla scoperta delle proprie emozioni, sarà «Batticuore» lo slogan che accompagnerà il prossimo oratorio estivo (leggi qui la presentazione). E, come ogni anno, i primi chiamati a entusiasmarsi saranno gli animatori, che accompagneranno i più piccoli nella nuova avventura. Dopo due anni di iniziative a distanza, venerdì 13 maggio, dalle 18.30, il gong di inizio sarà di nuovo in piazza Duomo, per la presentazione del tema e per la preghiera con l’Arcivescovo.
«Questa giornata sarà un po’ la copertina da sfogliare per scoprire l’oratorio estivo – anticipa Matteo Fabris, responsabile della Fom (la Fondazione degli oratori milanesi) per la formazione degli adolescenti -. Sarà anche un segno di ripartenza: un’occasione per dire che l’oratorio c’è, e che regala ancora ai ragazzi occasioni di vita molto belle. Pensiamo a quante emozioni potranno scaturire da una giornata come sarà quella di venerdì, in cui i ragazzi vedranno di non essere soli a vivere questa esperienza».
Novità tecnologiche
Si scopriranno quindi di nuovo le storie, i balli e le musiche che quest’estate risuoneranno negli oratori. Ma ci saranno anche delle novità, assicura Fabris: «Dagli ultimi due anni, anche attraverso gli strumenti digitali, abbiamo imparato quanto sia importante la partecipazione. Così, anche in piazza Duomo, i ragazzi non si limiteranno ad assistere a un evento, ma saranno coinvolti nei giochi e nelle varie attività proprio grazie alle app e alle possibilità offerte dalla tecnologia». La giornata si concluderà con la preghiera e il saluto di monsignor Delpini, in un momento che – Fabris ne è certo – sarà significativo, come dimostrano i tanti giovani che sempre si fermano per salutare di persona o farsi un selfie con l’Arcivescovo.
L’inizio di un percorso
La giornata di venerdì sarà naturalmente solo l’inizio di un percorso, che sulle emozioni coinvolgerà tanto i più piccoli quanto gli adolescenti in veste di animatori. «Sappiamo infatti che anche quest’esperienza avrà valore solo se i ragazzi saranno aiutati a viverla e, una volta conclusa, a rileggerla – sottolinea Fabris -. Ripensando alle modalità di formazione degli adolescenti, sempre più la Fom si è orientata infatti nel valorizzare non solo le occasioni collettive, di gruppo, ma soprattutto l’incontro personale con ciascun ragazzo. Sarà così anche per il prossimo oratorio estivo: insieme ai corsi e alle settimane di formazione ci saranno alcuni strumenti che aiuteranno ad accompagnare ogni adolescente, proprio a partire dall’aspetto delle emozioni. I sacerdoti e i responsabili degli animatori avranno infatti a disposizione una traccia che potrà aiutare nel colloquio con ognuno di loro: come è andato l’anno appena trascorso? Quali sono le passioni di ciascuno, in cosa si sentono più portati? E cosa, invece, intimorisce di più i ragazzi del ruolo da animatori? Tutte domande che spesso rimangono sottotraccia nella grande avventura dell’oratorio estivo. Ma che, se esplicitate, possono aiutare a rendere anche queste settimane un’occasione di crescita.
Un viaggio interiore
Le emozioni sono la prima porta per la conoscenza di sé, degli altri e di Dio, spiega la traccia dell’oratorio di quest’anno. «E noi vorremmo dare tanto ai bambini quanto ai ragazzi la possibilità di espandere il loro vocabolario emotivo, perché abbiano più nomi possibili per esprimere ciò che stanno vivendo», spiega Fabris. Si apre quindi un viaggio nel quale ciascuno andrà alla scoperta non solo dei nomi di questa o di quella emozione, ma anche del perché la sta provando. Un viaggio entusiasmante, ben oltre le emoticon e i messaggi a distanza a cui, purtroppo, siamo stati spesso costretti negli ultimi tempi.