Su web e social ultimo incontro a conclusione del ciclo di riflessioni sul futuro «Dall’io al noi», promosso da Ac e Pastorale giovanile
di Marta
VALAGUSSA
«Tempo del noi. There’s no plan(et) B»: un gioco di parole, ma un significato profondo dietro al titolo scelto per la chiusura del ciclo «Dall’io al noi», proposto dall’Azione cattolica ambrosiana, e del ciclo «Tempo di prova, tempo di scelta», a cura della Pastorale giovanile di Milano.
Non c’è un altro pianeta su cui possiamo vivere: questa è la base di partenza per l’incontro di formazione, proposto dall’Azione cattolica ambrosiana e dalla Pastorale giovanile, che insieme hanno deciso di interrogarsi sulla casa comune da custodire. Il riferimento è certamente all’enciclica Laudato Si’, a cinque anni dalla sua pubblicazione, ma anche al discorso di papa Francesco del 27 marzo scorso, durante il momento di preghiera straordinario trasmesso da piazza san Pietro: «Pensavamo di rimanere sani in un mondo malato». L’incontro sarà trasmesso giovedì 18 giugno alle 21 sulle loro pagine Facebook ufficiali e sul sito www.azionecattolicamilano.it e www.chiesadimilano.it/pgfom/.
Il professor Massimo Galbiati, ricercatore presso il Dipartimento di bioscienze all’Università di Milano, introdurrà il tema, evidenziando soprattutto i riscontri su clima e ambiente durante l’emergenza sanitaria, e illustrando prospettive e scenari possibili. Sarà poi il turno di Marta Magnani, presidente Fuci Milano, e Massimiliano Mariani, responsabile diocesano Acs (Azione cattolica studenti), che parteciperanno nel mese di novembre al grande evento internazionale con il Papa (inizialmente previsto per marzo 2020) «The Economy of Francesco». Sarà presente anche Giovanni Formigoni, membro della comunità «Pachamama» e della commissione di Pastorale giovanile per i giovani.
Anticipa i temi dell’incontro Massimiliano Mariani, che dopo la triennale in economia e scienze sociali, sta frequentando il primo anno di magistrale in Bocconi: «Quando si parla di cambiamento d’epoca, dobbiamo considerare bene quale sia la scelta migliore da fare. Credo che spesso cerchiamo rivoluzioni laddove abbiamo bisogno invece di evoluzione. La rivoluzione è rapida, l’evoluzione invece richiede un periodo lungo. È una differenza chiave e soprattutto nei momenti di crisi occorre tenerla presente. Non è necessario stravolgere tutto, la soluzione spesso è evolvere, migliorando passo dopo passo. Il secondo aspetto su cui vorremmo ragionare insieme ai giovani è l’importanza dell’equilibrio. L’equilibrio è l’oggetto della ricerca, il tesoro che tutti vogliono trovare. Nei modelli economici l’equilibrio è frutto di analisi matematiche. Per il nostro futuro e per il nostro pianeta è fondamentale la consapevolezza che l’equilibrio non è statico, una volta raggiunto il quale ci si ferma, ma dinamico. Se impariamo a vivere con questa consapevolezza, rispettando di più il nostro pianeta, ci aspetta un futuro decisamente migliore».