Incontri realizzati in piattaforma con modalità idonee al mezzo, limitati nella durata (non più di 25 minuti), ma ampliabili prima e dopo grazie alla possibilità di fornire materiale testuale o multimediale
di don Luca
FOSSATI
Collaboratore Ufficio Comunicazioni Sociali
Il tempo di pandemia ci sta consegnando spesso occasioni per svolgere le attività pastorali attraverso i diversi mezzi di comunicazione. Uno degli ambiti che ci ha coinvolti in maniera massiccia, secondo forse solo alla trasmissione della Messa in streaming, è certamente quello della catechesi. Se il primo istinto è stato quello di replicare in modo abbastanza immediato quanto abbiamo sempre realizzato di presenza, soltanto usando come tramite le piattaforme di videoconferenza, poco per volta ci si è resi conto di due aspetti, degni sicuramente di una riflessione più approfondita.
Il primo è che le piattaforme, pur presentando qualche fatica operativa, permettono una espansione delle possibilità formative che va ben oltre l’incontro in presenza. Il secondo è invece un possibile rischio da evitare, ovvero quello di trasformare la catechesi su piattaforma in una sorta di Dad di stampo ecclesiastico. Dopo decenni durante i quali si è investito molto tempo e tante energie per differenziare nelle modalità il percorso di accompagnamento catechistico rispetto alla didattica scolastica, il rischio di creare una somiglianza è evidentemente abbastanza dietro l’angolo.
Vogliamo quindi raccontarvi qualcosa di quanto vissuto dall’équipe di Gallarate, che ha sperimentato modalità originali per rendere la catechesi su piattaforma efficace e coinvolgente e che ha accompagnato anche il percorso di formazione proposto dall’Ufficio catechistico diocesano in questi ultimi mesi.
La loro esperienza prende il via già con il primo lockdown, un anno fa, iniziando con alcuni contatti via whatsapp ed e-mail, con l’intenzione di non lasciar cadere l’accompagnamento fino a quel momento realizzato verso i ragazzi e i loro genitori. Poi, poco per volta, si sono resi conto che era necessario dare corpo e forma a qualcosa al momento abbastanza nuovo per tutti. Con pazienza e decisione l’équipe formata da Laura Deveronico, Elvira, Consuelo M.Brach del Prever e Massimo Simone, si è messa all’opera per pensare modalità, preparare incontri e soprattutto formare i catechisti, aiutandoli a progettare la catechesi in piattaforma.
Da questa esperienza, che potete trovare raccontata in maniera estesa nel video sopra (che riporta l’intervento di Massimo durante il webinar di formazione proposto dall’Ufficio catechistico diocesano), sono nate alcune consapevolezze preziose. Innanzitutto l’opportunità della catechesi online chiede di ottimizzare il tempo, per rendere fruttuoso e interattivo l’incontro quanto più possibile. La tempistica che si sono dati prevede pertanto incontri con una durata massima di 20-25 minuti, per non far cadere la concentrazione dei ragazzi. Inoltre la possibilità di fornire materiale testuale o multimediale in preparazione o come proseguimento dell’incontro consente di non relegare la catechesi unicamente all’“ora” di catechismo, ma rende l’itinerario più ampio e disteso, elemento questo applicato anche ora che gli incontri sono tornati al momento possibili in presenza. Infine è stata positiva la collaborazione con i genitori che, sebbene fossero sempre stati invitati a partecipare agli incontri di catechesi in presenza, si sono trovati ora più coinvolti, inizialmente per ragioni pratiche e tecniche, poi sempre più spinti da interesse e curiosità, e hanno raccolto l’invito a camminare insieme con i loro figli.
Uno degli aspetti che ha colpito è stato vedere la passione e la dedizione di diversi catechisti e catechiste che, vincendo anche qualche fatica data dal dover imparare l’uso di strumenti e metodologie per loro completamente nuovi, si sono cimentati in questi ambiti.