Aperte le iscrizioni al percorso socio-politico 2021-22 proposto dalla diocesi a partire dall’enciclica «Fratelli tutti», che prevede la consueta due giorni in ottobre a Villa Cagnola di Gazzada e poi un corso itinerante a Milano, Lecco, Monza e Varese

di Walter MAGNONI
responsabile del Servizio diocesano per la Pastorale sociale e del lavoro

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«Fratelli tutti», dice Papa Francesco, ma l’evidenza sembra essere quella di tante divisioni e chiusure. Di fronte alla recente questione afghana abbiamo visto reazioni tra loro molto diverse da parte delle Nazioni. La costruzione di muri e di controllo dei confini è solo uno dei tanti segnali di un mondo fatto di timori verso chi vorrebbe entrare in spazi sempre più difesi. Come può un Papa credere ancora nella fraternità universale? Questa domanda sta all’origine della proposta socio-politica che la Diocesi di Milano lancia in questo nuovo anno pastorale.

Non siamo ingenui e sappiamo come la fraternità è sempre un punto di arrivo. Fratelli non si nasce, ma si diventa. La vicenda di Caino e Abele ci segnala le insidie della fraternità e la storia di Giuseppe d’Egitto, malgrado il lieto finale, è attraversata da fatiche e incomprensioni. Eppure noi crediamo nel valore della fraternità e dell’amicizia sociale.

Il percorso che proponiamo non è solo per gli impegnati in politica, ma può essere occasione di un aggiornamento per insegnanti e di confronto per chi porta nel suo cuore il sogno di un mondo più bello.

La speranza è quella di poter vivere tutti gli incontri in presenza perché gli scambi informali, che solo il vedersi consente, sono sempre un valore aggiunto in grado di far crescere, sul territorio della Diocesi, legami di amicizia e collaborazione.

Vorrei segnalare, tra i tanti appuntamenti, il momento di confronto tra i responsabili nazionali di Acli, Azione Cattolica e Comunione e Liberazione. Credo sia un momento – anche simbolicamente – significativo. La nostra Chiesa vede la presenza di Associazioni e Movimenti laicali e in alcuni momenti abbiamo assistito a “fatiche”. Ma la logica della pluriformità nell’unità chiede passi di comunione e fraternità che a dir la verità in questi anni si stanno già attuando.

Come nelle ultime edizioni, anche in questa il desiderio è quello di porsi in ascolto di più linguaggi. Visto il grande apprezzamento riscontrato lo scorso anno per l’apporto ricevuto dallo scrittore Marco Balzano, anche quest’anno abbiamo riservato un momento di arricchimento grazie al potere evocativo della letteratura. Vorremmo viverlo in un luogo suggestivo come la Biblioteca Ambrosiana di Milano dove il Prefetto, monsignor Marco Ballarini, e la scrittrice e insegnante Cristina Dell’Acqua ci aiuteranno a pensare la fraternità a partire da pagine significative.

Sarà un corso itinerante che toccherà le quattro province della Diocesi: Milano, Lecco, Monza e Varese. Inizieremo dalla sempre accogliente Villa Cagnola in Gazzada, con la consueta due giorni, pensata anche per permettere ai partecipanti di conoscersi, e concluderemo nei luoghi manzoniani.

In tanti guardano alla politica con diffidenza e disincanto, la Diocesi di Milano investe da sempre in momenti mirati a far crescere la capacità di pensare. Restano sempre attuali le parole di Paolo VI, ripetute da Benedetto XVI: «Il mondo soffre per mancanza di pensiero». Noi crediamo che il pensare insieme sia un primo passo per far crescere la fraternità e offrire, a chi s’impegna in politica, idee in grado di trasformare la realtà. «Abbiamo bisogno di una politica che pensi con una visione più ampia» (FT 177).

 

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