Il 4 giugno il dialogo tra monsignor Dario Viganò e Gherardo Colombo apre il ciclo, che prosegue il 5 e l’11 giugno

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Nel 2017 papa Francesco, in un messaggio alla Presidente della Pontificia Accademia delle Scienze Sociali, affermava che «mentre la solidarietà è il principio di pianificazione sociale che permette ai diseguali di diventare eguali, la fraternità è quello che consente agli eguali di essere persone diverse». L’Enciclica Fratelli tutti del 3 ottobre 2020 è un invito forte: «Sogniamo – scrive il Papa – come un’unica umanità, come viandanti fatti della stessa carne umana, come figli di questa stessa terra che ospita tutti noi, ciascuno con la ricchezza della sua fede o delle sue convinzioni, ciascuno con la propria voce, tutti fratelli!» (N. 8).

Questi sono i temi che attraverseranno tre incontri in programma all’oratorio di Vedano al Lambro.

Il primo, dal titolo «Fratelli tutti? Parole e gesti per vivere la fraternità» si terrà sabato 4 giugno alle 21 e vedrà come relatori monsignor Dario Edoardo Viganò e Gherardo Colombo.

Monsignor Viganò, sacerdote ambrosiano ordinato nel 1987 dal cardinale Martini, è Vicecancelliere della Pontificia Accademia delle Scienze e delle Scienze Sociali della Santa Sede e docente di cinema alla Business School della Luiss.

Colombo, ex magistrato noto per aver condotto le celebri inchieste di Mani Pulite, della Loggia P2 e del delitto Ambrosoli, è stato prima consulente per la Commissione parlamentare d’inchiesta sul terrorismo in Italia e poi per la Commissione parlamentare d’inchiesta sulla mafia (1993). Dal 1989 fino al 2007 ha ricoperto il ruolo di Pubblico ministero presso la Procura della Repubblica di Milano, dove ha guidato l’inchiesta di Tangentopoli che ha fatto emergere l’immensa corruzione che ha legato mondo politico e imprenditoria, e che ha portato a indagare oltre 4.500 persone nel solo filone milanese.

Dimessosi dalla Magistratura nel 2007, da 12 anni Colombo lavora sempre per la “giustizia”, non nei tribunali, ma nelle scuole, tenendo lezioni di legalità e democrazia agli studenti. Dal 2010 è infatti attivo con la sua associazione “Sulleregole”, che crea occasioni di riflessione pubblica su giustizia ed educazione, alla presenza di oltre 250 mila studenti all’anno. Grande anche il suo impegno nel dire no al “carcere e basta”, convinto sostenitore che la detenzione da sola non serva a nulla: «Occorre un sistema complessivo che deve puntare al recupero, fondato sull’educazione e sulla prevenzione: è meglio che i reati non siano commessi piuttosto che punire la loro commissione», ha dichiarato l’ex magistrato.

I successivi incontri saranno domenica 5 giugno, alle 20.45, con la proiezione del film Minari del regista Lee Isaac Chung (Interviene Andrea Chimento, giornalista e critico cinematografico), e sabato 11 giugno, alle 21, con Luca Geronico, autore di Ritorno ad Abramo (presentazione del libro a cura di Laurenzo Ticca, giornalista e autore, partecipa il professor Paolo Branca, docente di Islamistica).

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