Redazione
Ecco una storia di microcredito all’italiana. Non parliamo di miseria ed emarginazione, ma di una cantante e attrice affermata nel nostro Paese, che aveva bisogno solo di un anticipo di 5000 euro per avviare una tournée in Italia, Austria e Spagna. Un piccolo prestito che nessuna banca le avrebbe concesso, perché priva delle garanzie finanziarie necessarie. Poco importa se le date degli spettacoli erano già tutte decise, con quindi un’altissima possibilità di restituzione grazie agli incassi dei biglietti.
di Stefania Cecchetti
Chi pensa che i destinatari dei microcrediti siano persone emarginate rimarrà deluso dall’ascoltare questa storia. Qui si parla di Linda S., nigeriana, cantante e attrice di successo, che ha chiesto e ottenuto da Mag2 di Milano un finanziamento per pagare i biglietti aerei a un gruppo di connazionali che dalla Nigeria la raggiungesse per una tournée in Italia e in Europa.
Linda è in Italia dal 1992, vive a Torino dove collabora con il Teatro stabile dei giovani, Alma teatro e altre compagnie (ha lavorato anche con Paolo Rossi), in qualità di attrice, regista, cantante, ballerina e coreografa. Sempre a Torino ha fondato e dirige il Teatro africano. Insomma un curriculum artistico di tutto rispetto.
Ma, come spesso accade agli artisti, non basta essere bravi, le buone idee e la creatività si scontrano con la mancanza di denaro, soprattutto di un capitale per partire: «Avevo dei soldi messi da parte- – spiega Linda – per coprire i 32 mila euro del costo della mia produzione, un concerto-spettacolo che avrei portato in tournée in Italia, Austria e Spagna. Me ne mancavano 5000 per far arrivare i miei colleghi dalla Nigeria. Sapevo che poi sarei riuscita a restituire tutto con gli incassi degli spettacoli, perché la tournée era già decisa. Ma alle banche questo non interessa, chiedono comunque troppe garanzie. Non parliamo dei finanziamenti comunali, che arrivino 30-90 giorni dopo l’evento: bisogna anticipare tutto. Con Mag2 è stato tutto più semplice: ho ottenuto in breve i miei 5000 euro che ho restituito in due-tre mesi. E soprattutto ho trovato un clima di accoglienza e familiarità».
Linda aveva conosciuto il microcredito attraverso Alma Terra di Torino, un’associazione di donne immigrate che sostiene le straniere nel percorso di inserimento sociale, “accompagnandole”, soprattutto nella ricerca del lavoro. Presso Alma Terra Linda, oltre a condurre corsi di teatro e danze africane, aveva seguito un gruppo di connazionali in un percorso culturale culminato con il finanziamento, attraverso appunto il microcredito, di alcuni progetti imprenditoriali. «Dopo aver visto quanto era efficace – racconta Linda – ho pensato di utilizzare io stessa il microcredito quando ne ho avuto bisogno. E penso che lo farò ancora».
Naturale che Linda abbia parole di soddisfazione nel commentare il Nobel a Yunus, il padre del microcredito: «Nel mio Paese, la Nigeria, quella delle donne che si riuniscono in rete per aiutarsi a vicenda e realizzare dei progetti èuna realtà diffusa. Yunus, col microcredito, l’ha istituzionalizzata ed estesa e penso che questo sia molto importante, ancora di più oggi che gli viene conferito un riconoscimento come il Nobel».