Solenne celebrazione con il Vescovo emerito di Mantova monsignor Roberto Busti. Nel 2018 circa 7000 pellegrini sono venuti da tutto il mondo a pregare Santa Gianna Beretta Molla
di don Paolo
MASPERI
Rettore del Santuario diocesano della Famiglia di Mesero
Gennaio è un mese ricco di memoria per il Santuario della Famiglia di Mesero, che mette in evidenza il mistero di Nazareth: sul suo esempio sta lo sguardo e l’orizzonte della famiglia che trova in Gesù il suo riferimento. Anche quest’anno la Festa della Famiglia (27 gennaio) sarà celebrata solennemente con il Vescovo emerito di Mantova monsignor Roberto Busti.
La tematica suggerita dalla Diocesi per la Festa della Famiglia ci è regalata dal nostro Arcivescovo, che nella Lettera pastorale offre la dimensione itinerante di ogni famiglia E proprio l’Arcivescovo è il tessitore itinerante di tante famiglie che lo accolgono, lo interpellano, lo ascoltano.
Al Santuario della Famiglia guardano con fiducia e spirituale devozione tanti gruppi familiari, come meta di riflessione dove invocare Santa Gianna Beretta Molla, che qui pregò quando a Mesero esercitava come medico con l’attenzione a famiglie povere e malate. A lei si rivolgevano mamme in attesa di bimbi, ragazze che crescevano con la vocazione alla vita familiare e tutte quelle persone che vedevano in lei un punto di riferimento per la scelta di un chiaro orizzonte di impegno. In questo paese maturò, con il consiglio di sacerdoti amici, la risposta a intraprendere la vocazione matrimoniale, nonostante il fratello padre Alberto, medico missionario a Grajaù (Brasile), la invitasse a seguire la vocazione missionaria laicale. Qui conobbe l’ingegner Pietro Molla, direttore della Saffa, allora il più grande stabilimento della zona. Si fidanzarono in tre mesi e si sposarono il 24 settembre 1955 nella Basilica di Magenta.
Oggi, al Santuario, Santa Gianna dà appuntamento a tante persone che da diverse parti d’Italia e del mondo vengono con fiducia a rivolgerle varie intenzioni familiari. Nel 2018 (escludendo le celebrazioni di ogni domenica alle 17) sono venuti a pregare Santa Gianna circa 7000 pellegrini. Dall’epoca di San Carlo alla canonizzazione di Santa Gianna (2004), lei è stata la prima e l’unica santa donna, madre, sposa che ha donato alla Chiesa la testimonianza che il cammino di santità familiare è possibile, bello, aperto a ogni famiglia che vuol rendere gloria a Dio nella gioia di una casa, vera piccola Chiesa.