Redazione

Nella tarda serata di giovedì 21 dicembre un gruppo di facinorosi ha distrutto e dato fuoco al campo in allestimento nell’area circense di Opera, dove si insedieranno i rom secondo quanto stabilito dal protocollo d’intesa siglato da Prefettura, Provincia e i comuni di Milano e Opera. Per salutare l’arrivo dei rom sgomberati dal campo di via Ripamonti. Fondazione Casa della carità e Caritas Ambrosiana, hanno organizzato, sabato 23 dicembre, una festa di benvenuto a Opera, per far conoscere alla cittadinanza i nuovi arrivati e favorire un clima sereno di fraternità e amicizia.�

Una festa contro l’intolleranza. Sabato 23 dicembre, sull’area circense di Opera (via
Marcora in corrispondenza di via Berlinguer), Fondazione Casa della carità e Caritas Ambrosiana hanno promosso una giornata di animazione aperta a tutti per salutare l’insediamento in loco delle famiglie rom sgomberate dal campo di via Ripamonti, a Milano, lo scorso 14 dicembre.

Si tratta di una manifestazione organizzata per far conoscere alla cittadinanza di Opera i nuovi arrivati e favorire un clima sereno di fraternità e amicizia. Un evento che ha voluto essere anche un segnale rispetto a quanto accaduto proprio a Opera nella tarda serata di giovedì 21 dicembre, quando un gruppo di facinorosi ha dapprima interrotto e fatto sospendere il consiglio comunale e poi ha distrutto e dato fuoco al campo in allestimento nell’area circense.

Lo spazio sarà sistemato di nuovo, grazie allo sforzo della Protezione civile provinciale e alla collaborazione dei volontari della Camera del lavoro e della Casa della carità. Durante la festa si è tenuta� una grigliata e un concerto del gruppo rom Banda del villaggio.

L’allestimento del campo nell’area circense di Opera è una soluzione scaturita, grazie alla fattiva collaborazione di tutti gli enti coinvolti, dal Protocollo d’intesa stipulato nei giorni scorsi da Prefettura di Milano, Provincia di Milano, Comune di Milano e Comune di Opera, al fine di trovare una soluzione temporanea e urgente per l’accoglienza dei circa 70 rumeni regolarmente soggiornanti sul territorio italiano, di cui la metà sono bambini, che abitavano nel campo sgomberato di via Ripamonti.

Il protocollo ha stabilito che il sindaco di Opera, Alessandro Ramazzotti, mettesse a disposizione un’area pubblica all’interno del proprio territorio comunale e che la Provincia di Milano, attraverso la struttura della Protezione civile, rendesse lo spazio abitabile, provvedendo all’allestimento di un campo di tende riscaldate, all’allacciamento dell’acqua e alla realizzazione della fossa biologica.

Inoltre, il Comune di Milano si è impegnato a gestire il campo, sotto il profilo sociale, attraverso la Fondazione Casa della carità e a predisporre quanto necessario, in particolare il trasporto, per favorire la prosecuzione della frequenza scolastica degli alunni nelle strutture in cui i bambini sono già iscritti.

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