L’istituzione intitolata a Santa Gianna Beretta Molla promuove un percorso di appuntamenti nelle prime quattro domeniche di febbraio, marzo, aprile e maggio: alla luce della Bibbia don Franco Manzi approfondisce il tema delle prove e della sofferenza

di monsignor Paolo MASPERI
Rettore del Santuario della Famiglia

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Come gli anni scorsi, il Santuario della Famiglia Santa Gianna Beretta Molla a Mesero vive anche quest’anno momenti belli e significativi dedicati alle vicende familiari. Dopo i due Sinodi sulla famiglia del 2015 e del 2016, appassionati e coinvolgenti, queste occasioni vogliono rivolgere lo sguardo al tema delle prove e della sofferenza nell’ambito familiare.

In famiglia la tematica del dolore non è estranea o lontana: è parte del vissuto normale e di percorsi accidentati, con esiti talvolta imprevedibili. Come li possiamo guardare? Con lo sguardo alla Parola biblica illuminata da competenza e passione, don Franco Manzi, direttore della Sezione parallela della Facoltà teologica dell’Italia settentrionale presso il Seminario di Venegono, aiuterà ad approfondire tematiche interessanti e attuali. La vicenda biblica sa toccare il cuore scavandone riflessioni, intenzioni e propositi efficaci.

In quattro incontri nelle prime domeniche di febbraio, marzo, aprile e maggio, dalle 15 alle 16.30 (seguirà la Messa), don Manzi legge il mistero del male e della bontà provvidente del Dono di Gesù Cristo: sono quattro squarci che, dall’inizio della nostra storia, ci mostrano lo scandaglio del cuore umano con diverse sfaccettature illuminate dalla bellezza della Parola.

Ecco il programma completo.
Domenica 5 febbraio, ore 15, «Dio sa che il giorno in cui ne mangiaste, sarete come Dio»: è la mancanza di fede che ha contagiato l’umanità con la struttura fondamentale della famiglia.
Domenica 5 marzo, ore 15, «Prendi tuo figlio e offrilo in olocausto»: la maturazione “drammatica” di Abramo nel suo modo di vivere Dio è l’apertura di orizzonti della famiglia che si sforza di camminare con lo sguardo che cerca la strada di Gesù come permanenza di fede.
Domenica 2 aprile, ore 15, «Chi pecca morirà»: delitto e auto-castigo secondo il profeta Ezechiele, la terribile prova dell’infedeltà causa il dolore di ogni cammino ed è fonte di tristezza in ogni scelta di vita.
Domenica 7 maggio, ore 15, «Io ti conoscevo per sentito dire, ma ora i miei occhi ti vedono»: i sapienti di Israele contemplano il Dio della vita che dà la speranza al cammino di ogni famiglia.

 

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