Importante anniversario per l’istituzione che apre l’anno accademico con la “lectio magistralis” del cardinale Parolin e la celebrazione dell’Arcivescovo. Il rettore Epis presenta le attività

di Annamaria BRACCINI

massimo epis
Don Massimo Epis

Un inizio di Anno accademico importante per concludere i festeggiamenti del 50° della Facoltà teologica dell’Italia settentrionale. E, così, a Milano, giovedì 22 novembre, dalle 15, presso la sede dell’ateneo (via Cavalieri del Santo Sepolcro 3) arriva, per tenere la lectio magistralis, il cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato di Sua Santità. Ospite d’eccezione, invitato per una duplice ragione, come spiega il preside della Facoltà, don Massimo Epis: «Anzitutto vogliamo sottolineare, con una presenza così significativa, il 50° della vita della Facoltà teologica dell’Italia settentrionale e, inoltre, intendiamo richiamare il ruolo chiave che ebbe Paolo VI nella fondazione di questo ateneo. Nell’autunno del 1967 presero inizio le lezioni del ciclo di specializzazione e soltanto l’anno successivo, quindi esattamente 50 anni fa, iniziarono le lezioni del ciclo istituzionale. L’inaugurazione ufficiale ebbe luogo il 7 marzo 1968: perciò abbiamo pensato di considerare la ricorrenza del 50° a partire dal 2017 e fino all’inaugurazione dell’anno 2018-2019. La recente canonizzazione di Paolo VI, poi, è per noi insieme motivo di gioia e di gratitudine supplementare, perché a lui si deve il forte impulso dato alla erezione di questa Facoltà».

Quali furono le ragioni che lo mossero a questa scelta?
Furono fondamentalmente due: da una parte, creare un luogo per lo studio della teologia che significasse, già nella sua collocazione al centro di Milano, l’intento di declericalizzare la teologia, rendendola accessibile ai laici e, dall’altra, sollecitare la teologia stessa al confronto con quelli che Montini definiva «i saperi profani». Senza dimenticare i vantaggi della vicinanza con le altre istituzioni universitarie cittadine e un’ulteriore convinzione montiniana, ossia che una Facoltà teologica sita in Milano potesse adempiere meglio alla missione di servire da ponte tra la teologia italiana e la teologia europea.

Come si svolgerà l’inaugurazione?
La Facoltà ha come organo di governo una commissione episcopale formata da 6 vescovi eletti dalle 3 Regioni ecclesiastiche (2 per ognuna) afferenti alla stessa Facoltà: la Lombardia, il Piemonte e la Liguria. Tale commissione è presieduta dal Gran Cancelliere che è, secondo il regolamento, l’arcivescovo di Milano. Quindi, l’inaugurazione verrà aperta dal suo saluto, cui seguirà il mio intervento e quello di don Alberto Cozzi, preside dell’Istituto superiore di scienze religiose di Milano che, contestualmente al nostro, apre il suo Anno accademico e che ha sede negli spazi della Facoltà. Poi, naturalmente, vi sarà la lectio del cardinale Parolin. Infine, alle 17, presso la basilica di San Simpliciano, l’arcivescovo presiederà la celebrazione eucaristica.

Quanti sono attualmente i vostri docenti e studenti?
Considerando tutti gli insegnamenti, il numero si aggira sui 70 a vario titolo presenti nel corpo docente della Facoltà. Per gli studenti, annoverando sia gli ordinari, sia coloro che si avvalgono della possibilità della frequenza come uditori, raggiungiamo la ragguardevole cifra di 670, cui possiamo aggiungere i circa 700 iscritti dell’Istituto superiore di scienze religiose.

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