Con il caro-bollette in grave sofferenza il Consorzio Farsi prossimo e le strutture d’accoglienza. Tanti chiedono aiuto ai Centri d’ascolto, che forniscono consigli e un orientamento per ottimizzare la gestione e ridurre i costi. Parte la campagna «Bolletta sospesa»
di Luisa
Bove
Quando c’è un’emergenza la Caritas ambrosiana scende in campo. Questa volta la sfida da affrontare è la povertà energetica. La crisi, che ha colpito le imprese, il settore produttivo, la pubblica amministrazione e le famiglie, rischia di mettere in ginocchio anche il Terzo settore e tutte le realtà legate a Caritas ambrosiana, come il Consorzio Farsi prossimo che comprende 12 cooperative sociali e offre servizi alle persone in difficoltà. Solo per fare un esempio, «le spese per le utenze del capannone di “Vesti solidali” (dove si fa stoccaggio di vestiti e attività di assemblaggio e smontaggio di componenti per computer, ndr) nel primo semestre è passata da 22 a 40 mila euro e il carburante dei camion da 50 mila a 60 mila», spiega Chiara Lucchin, responsabile dell’Area povertà energetica di Caritas.
In grande sofferenza sono anche le strutture di accoglienza come Casa Monluè e Casa Suraya. «Le realtà diversificate riescono a gestirsi di più, ma se la crisi si prolunga nel tempo chi accoglie ospiti rischia addirittura la chiusura».
Formazione di volontari
Ai Centri di ascolto arrivano persone a chiedere aiuto per pagare bollette sempre più salate e Caritas sta formando gli operatori perché non si limitino a sostenere le spese, ma orientino gli utenti nel settore energetico per ridurre i propri costi. «Stiamo trasmettendo ai volontari le competenze – chiarisce Lucchin – perché possano offrire agli assistiti anche un percorso di accompagnamento e di consapevolezza per imparare a leggere la bolletta, a richiedere il bonus energetico, a risparmiare energia nella propria abitazione con alcuni comportamenti o piccoli dispositivi, ad analizzare le proposte dei fornitori, a valutare se accettare una nuova proposta e capire come tornare al vecchio gestore. Insomma, curiamo soprattutto questo aspetto educativo».
La Caritas ha già tenuto alcuni incontri nei Decanati per le persone in povertà energetica che stanno accumulando le rateizzazioni e non riescono a smaltirle, rischiando l’indebitamento. «Stiamo anche incentivando la formazione di volontari specializzati nell’accompagnamento di chi si trova in povertà energetica, grazie all’offerta di un percorso formativo a figure professionali chiamate Ted (Tutor per l’energia domestica), che insegna come aiutare le persone a districarsi nel mondo sempre più complesso dell’energia». In questi giorni riparte anche la campagna di solidarietà «Bolletta sospesa» per aiutare chi è in difficoltà a pagare le utenze di luce e gas, garantendo alle famiglie «una vita dignitosa».
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