Adesione alla campagna promossa dalla Cei a favore di profughi e rifugiati bloccati nei Balcani, assistenza in loco alle vittime della guerra nel Paese medio-orientale, disponibilità a parlarne nelle parrocchie
di Cristina CONTI
Aiuto alle famiglie che fuggono e sostegno concreto a chi rimane nel Paese sconvolto dalla guerra. L’impegno della Caritas Ambrosiana nei confronti della Siria è su più fronti.
A partire dalla adesione, in occasione della Quaresima, alla campagna promossa dalla Cei a favore di profughi e rifugiati bloccati nei Balcani. Si è conclusa da poco la missione di alcuni rappresentanti della Caritas in quei territori, finalizzata a constatare le condizioni dei siriani che, a causa della chiusura delle frontiere di molti Paesi, non riescono a procedere nel loro viaggio. Una realtà in fieri, che cambia di giorno in giorno. «Si tratta soprattutto di famiglie con bambini, provenienti da Siria, Iraq e Afghanistan – commenta Sergio Malacrida, che ha appena concluso un viaggio di sei giorni lungo i campi di confine, percorrendo circa 3400 chilometri -. È penoso vedere come la chiusura delle frontiere li costringa a rimanere in coda, in attesa. Soprattutto ora, in pieno inverno, quando a farsi sentire non sono solo fame e stanchezza, ma anche il freddo».
Sono inoltre in corso iniziative proprio in Siria, per assistere le popolazioni colpite dalla guerra. «Nella capitale stiamo aiutando un ospedale italiano finanziando presidi chirurgici – spiega Alberto Minoia di Caritas Ambrosiana -, mentre in collaborazione con Caritas Damasco stiamo istituendo un Fondo per aiutare le famiglie con visite mediche e farmaci».
Altri progetti riguardano il Libano, dove quattro volontarie di Caritas Ambrosiana in servizio civile danno concretamente il loro supporto. Quest’estate, poi, nel Paese dei cedri ci saranno i Cantieri della Solidarietà e campi con l’animazione per i bambini. E l’impegno a favore delle popolazioni colpite dalla guerra si estende anche all’Iraq: «Stiamo aiutando la diocesi di Herbil, con il finanziamento degli aiuti umanitari – aggiunge Minoia -: dai generi alimentari ai farmaci, fino all’acquisto di un potente generatore da 500 KW e alla distribuzione di stufe per l’inverno».
Per il futuro, infine, si sta ipotizzando una collaborazione con Caritas Marocco, per aiutare i siriani che cercano di raggiungere l’Europa passando per questo Paese.
Per sensibilizzare la comunità ambrosiana su queste emergenze Caritas Ambrosiana è disponibile a organizzare incontri nelle parrocchie e nelle biblioteche: «Per poter essere davvero d’aiuto a queste popolazioni è importante capire le cause del fenomeno migratorio e i problemi che stanno dietro ai conflitti siriano e iracheno», conclude Minoia.