Questa la parola-chiave dell’evento in programma alla Casa della Carità, con la partecipazione dell’Arcivescovo, nel contesto della Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani

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L'abbraccio tra l'Arcivescovo e i componenti del Consiglio delle Chiese cristiane di Milano in occasione della Messa della Pace dell'1 gennaio in Duomo

Nel contesto della Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani, in corso fino al 25 gennaio, tra le iniziative previste a Milano (promosse dal Servizio diocesano Ecumenismo e dialogo in collaborazione con il Consiglio delle Chiese cristiane) c’è l’evento in programma giovedì 23 gennaio, alle 19, alla Casa della Carità di Crescenzago. Parteciperà l’Arcivescovo e la parola-chiave sarà «ospitalità».

«Abbiamo pensato che un luogo significativo fosse la Casa della Carità, realtà non solo legata alla Diocesi, ma gestita insieme al Comune – spiega il diacono permanente Roberto Pagani, responsabile del Servizio diocesano per l’Ecumenismo e Dialogo -. Il rapporto tra la Chiesa, le Chiese, e l’Istituzione civile è uno dei temi principali emerso anche nel tradizionale scambio di auguri dell’1 gennaio tra l’Arcivescovo e i ministri delle Chiese, nel quale monsignor Delpini ha sottolineato ancora una volta il motivo per il quale siamo insieme come Chiese cristiane: dire alla città e agli abitanti delle nostre terre che Gesù vuole bene a tutti e ci salva. Quello ecumenico non è sorta di club privato, ma una modalità con cui testimoniare Cristo in questa nostra società sempre più multietnica e multireligiosa».

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