Il Papa ha autorizzato il decreto che ne riconosce le virtù eroiche. Monsignor Cornacchia, vescovo di Molfetta e suo successore: «Esagerava nel bene, nella carità e nell’umiltà»

Don Tonino Bello
Monsignor Tonino Bello

Don Tonino Bello diventa Venerabile. Il Papa ha autorizzato il decreto che riconosce le virtù eroiche del Vescovo di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi, nato il 18 marzo 1935 ad Alessano e morto il 20 aprile 1993 a Molfetta.

«Quando arrivò in diocesi, alcuni sacerdoti chiesero a uno dei suoi primi collaboratori che persona fosse. E lui rispose: “È tanto bravo, ma esagera un poco”. Don Tonino esagerava nel bene, nella carità e nell’umiltà. Il suo esempio avvicinerà ancora più persone a Dio». Monsignor Domenico Cornacchia, vescovo di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi, parla al Sir con emozione della promulgazione del decreto sulle virtù eroiche del Servo di Dio. «La Chiesa locale, italiana e universale, è nella gioia più grande. Sono state riconosciute le virtù di un uomo che è stato il nostro vescovo e che rappresenta un riferimento imprescindibile per tutti noi».

Monsignor Cornacchia rivela che la notizia è stata data, con singolare privilegio concesso dal Papa, durante l’ultima giornata dell’Assemblea generale straordinaria della Cei che si è conclusa oggi a Roma: «La reazione è stata di enorme letizia da parte di tutti i vescovi presenti. Don Tonino è l’esempio di un vescovo autentico, che dobbiamo tenere sempre presente. Tutti attendevamo questa bella notizia. La preghiera del popolo e dei tanti sacerdoti, molti dei quali sono stati ordinati da lui, sarà ancora più intensa. Molfetta è sinonimo di don Tonino Bello, ovunque io vada in giro per l’Italia mi parlano di lui. Per circa dieci anni ha letteralmente servito la comunità, i poveri e i sacerdoti a lui affidati. Che tutti noi possiamo sforzarci di imitare le virtù di questo santo uomo».

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