Nel decennale della scomparsa, il 19 marzo una Messa a Giussano, nella Cp di cui fu il primo responsabile, e il 24 marzo un momento di testimonianza a Milano

Don Silvano Caccia
Don Silvano Caccia

A dieci anni dalla scomparsa, avvenuta il 19 marzo 2009, il ricordo di don Silvano Caccia – già responsabile del Servizio diocesano per la Famiglia e poi primo responsabile della Comunità pastorale San Paolo di Giussano – è rinnovato e alimentato da due iniziative promosse proprio dalle due realtà a cui legò il suo ministero.

A Giussano

Martedì 19 marzo, solennità di San Giuseppe e decimo anniversario della scomparsa di don Caccia, alle 20.30, nella Basilica dei Santi Filippo e Giacomo a Giussano, concelebrazione eucaristica presieduta da don Sergio Stevan, responsabile della Comunità pastorale San Paolo. Terrà l’omelia don Edoardo Algeri, presidente della Confederazione italiana dei Consultori familiari di ispirazione cristiana.

A Milano

«Li riconoscerete dai loro frutti» (Mt 7,16a) è invece il titolo del momento di testimonianza e riflessione promosso dal Servizio diocesano per la famiglia domenica 24 marzo, a partire dalle 15.30, presso la parrocchia di San Giorgio al Palazzo (piazza San Giorgio 2, Milano).

L’appuntamento intende volgere lo sguardo alla sua opera pastorale e riflettere sulla attualità di molte delle iniziative ed esperienze da lui avviate. L’invito è rivolto tutti gli amici, i collaboratori, i confratelli, le famiglie e le persone che hanno conosciuto don Silvano e che con lui hanno condiviso momenti e passione per la Pastorale familiare.

Ecco il programma:
ore 15.30: preghiera iniziale
intervento di monsignor Franco Agnesi, Vicario generale della Diocesi
saluto di apertura del Servizio diocesano per la Famiglia
«Esercizio di comunione» (Patrizia e Maurizio Recalcati, don Dino Valente)
«La spiritualità familiare» (Roberta Osculati)
«Il Signore è vicino a chi ha il cuore ferito» (Marina e Biagio Savarè)
«I Consultori che don Silvano sognava» (don Edoardo Algeri)
ore 18: celebrazione eucaristica (i sacerdoti e diaconi che volessero concelebrare sono pregati di portare camice e stola viola)

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