Redazione

L’Albania è un Paese sorprendente. Ho viaggiato per sette giorni in una Paese che è a noi geograficamente vicino, ma che non conosciamo e verso il quale abbiamo una buona dose di pregiudizi (o no?). E’ certamente un Paese con tanti problemi e povertà e gli albanesi sono i primi a saperlo, tanto che appena possono emigrano. Ma è anche un Paese nel quale è possibile scoprire persone coraggiose che di fronte a tante difficoltà non si arrendono.

Sono stato ospite di Don Antonio Giovannini, 60 anni, sacerdote ambrosiano, dal 1999 missionario a Scutari, nel nord dell’Albania. E sono stato ospite anche di una decina di giovani che con lui hanno fondato l’Associazione per l’integrazione rurale.

Questi giovani, quasi tutti laureati, sono impegnati nell’animazione estiva nei villaggi di montagna e nell’organizzazione di corsi di formazione (in collaborazione con le Acli di Milano) per le giovani operaie, molte provenienti dalle montagne, che lavorano nei calzaturifici della città. Inoltre, stanno ideando un progetto di itinerario turistico solidale da proporre in Italia (sempre con le Acli milanesi): Scutari, capitale amministrativa, economica e culturale del nord, è infatti circondata da monti, fiumi e laghi molto affascinanti, selvaggi, direi quasi incontaminati.

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