L’Arcivescovo in visita alla Montanina di Pian dei Resinelli, dove fino al 4 luglio è in corso la Tre Giorni, tra giochi, preghiere e le testimonianze vocazionali dei seminaristi

di Ylenia Spinelli

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Grande attesa per l’arrivo di monsignor Mario Delpini a “La Montanina”, la casa alpina a Pian dei Resinelli, nel Comune di Abbadia Lariana (Lc), che da diverse estati ospita la Tre Giorni Chierichetti. La visita dell’Arcivescovo, in programma la mattina di mercoledì 27 giugno, sarà però una sorpresa per i ragazzi che si sono iscritti al terzo turno di questa collaudata proposta del Seminario di Milano, nata per creare fraternità fra i numerosi gruppi di ministranti ambrosiani.

Ad accogliere monsignor Delpini nella splendida cornice naturale della Grigna Meridionale, insieme ai ministranti e a tutto lo staff della casa, ci sarà don Pier Paolo Zannini, direttore del Mo.Chi, lo storico Movimento Chierichetti: «In questi giorni l’Arcivescovo sta visitando i gruppi e le proposte educative messe in campo dalla Diocesi per l’estate –  spiega don Zannini – e anche noi siamo pronti ad accoglierlo a braccia aperte».

Monsignor Delpini presiederà la Messa nella cappellina alle 11.30 per i chierichetti che concluderanno il terzo turno e le loro famiglie che nel frattempo li avranno raggiunti: «Quello che ci sarà prima o dopo sarà una sorpresa», dice il direttore del Mo.Chi.

La Tre Giorni è iniziata lunedì 18 giugno e terminerà mercoledì 4 luglio. Sono tanti i ragazzi e le ragazze delle medie che si sono iscritti nei cinque turni, insieme a un buon gruppo di adolescenti come animatori, ma è ancora possibile dare la propria adesione al Segretariato per il Seminario (tel. 02.8556278; segretariato@seminario.milano.it). «Sono davvero contento di come la proposta abbia preso il via anche quest’anno – spiega Zannini -. I ragazzi sono molto bravi e motivati e anche per gli animatori e per i seminaristi di quarta teologia che mi stanno dando una mano credo possa essere una bella esperienza».

La proposta, che riprende il tema dell’oratorio feriale di quest’anno (“All’Opera”), rappresenta un ulteriore affondo per imparare a vedere come Dio opera e come tutto rappresenti una possibilità di incontro con lui. «Cerchiamo di far riflettere i ragazzi su cosa muove il loro cuore – aggiunge don Zannini – e su come Dio opera attraverso di noi e la creazione. Alla Montanina, circondati dalla bellezza di prati, boschi e montagne, è davvero evidente!».

Alla Tre Giorni preghiera, meditazione, qualche nozione di liturgia e sul servizio all’altare si sposano con i momenti di gioco, le gite in mezzo alla natura e la testimonianza vocazionale dei seminaristi (tre per turno) per i ragazzi e delle consacrate per le ragazze. A tal proposito don Zannini aggiunge: «La loro scelta di seguire Gesù rappresenta una provocazione per i nostri chierichetti, una provocazione discreta nella quotidianità delle cose che facciamo e delle esperienze che ogni giorno viviamo. Inoltre l’arricchimento è reciproco».

La conferma viene da Marco Molteni, Riccardo Fumagalli e Luca De Gianbattista, che hanno inaugurato il primo turno: «I ragazzi, pur nelle differenze di carattere e di provenienza, hanno sempre risposto bene e con impegno alla nostra proposta, loro stessi sono stati una testimonianza viva del Signore che è presente e opera per mezzo del suo Spirito nel quotidiano. Quanto a noi, questa esperienza è stata molto positiva perché ha ridato slancio al nostro cammino di sequela, invitandoci a non rinunciare mai all’annuncio della vita come vocazione».

Anche la visita dell’Arcivescovo, oltre che un bel ricordo, lascerà qualche spunto di riflessione per tutti.

 

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