Al Centro diocesano la proposta oratoriana «Vedrai che bello» illustrata a persone «riconosciute e responsabilizzate come educatori a tutti gli effetti», spiega don Alessio Albertini, segretario della Commissione promotrice dell'iniziativa. Interviene l'Arcivescovo, che il 17 dicembre presiederà in Duomo la Messa di Natale
di Mauro
COLOMBO
Basterebbe dire che si tratta del primo incontro del nuovo Arcivescovo con un’autorevole rappresentanza dello sport ambrosiano, per sottolineare l’importanza dell’occasione. Sabato 21 ottobre, al Centro diocesano di Milano, monsignor Mario Delpini incontrerà allenatori e dirigenti delle società sportive attive negli oratori della Diocesi. Da tempo la Commissione diocesana per lo sport programma questa iniziativa all’inizio dell’anno pastorale, ma è la prima volta che si registra la presenza dell’Arcivescovo. «E la cosa bella è che è stato lo stesso monsignor Delpini a richiederlo espressamente», rileva don Alessio Albertini, segretario della Commissione.
C’è un’aspettativa particolare, tenuto conto anche del profilo personale di monsignor Delpini, che già nel suo stile di vita si dimostra sensibile allo sport e all’attività fisica?
Beh, qualche partita al pallone con lui, quando era mio insegnante in Seminario, ricordo di averla fatta… Al di là di questo, da parte sua c’è sicuramente attenzione verso un mondo abitato da un numero sempre maggiore di atleti, tecnici e dirigenti: persone che si sentono parte della Chiesa, che dall’Arcivescovo attendono direttive e indicazioni su ciò che gli sta a cuore e che d’altra parte si aspettano che anche lui si ponga in ascolto di ciò che sta a cuore a loro, in quanto riconosciuti educatori a tutti gli effetti e partecipi del cammino della Chiesa ambrosiana. Un riconoscimento che è motivo di soddisfazione, indubbiamente, ma anche di ulteriore responsabilizzazione, una sfida che gli sportivi sanno accettare.
All’incontro annuale con dirigenti e allenatori è legata la volontà di tradurre nel mondo dello sport il cammino che la Pastorale giovanile propone agli oratori e, nello specifico, la proposta 2017-2018 «Vedrai che bello». Un collegamento che dovrebbe essere scontato, per società che operano a pieno titolo dentro gli oratori. Ma è davvero così?
In realtà non è affatto scontato. Non possiamo negare che a volte ci siano momenti di difficoltà o di tensione tra i due ambiti. Questa occasione nasce anche per favorire un incontro e la possibilità di un’alleanza virtuosa, sempre più necessaria in un contesto educativo. E infatti sabato all’incontro interverrà anche il nuovo direttore della Fom don Stefano Guidi.
Al centro della riflessione ci sarà anche la dimensione vocazionale della vita, filo conduttore dell’anno di preparazione al Sinodo dei vescovi sui giovani in programma nell’ottobre 2018. Che parallelo si può tracciare tra sport e vocazione?
In questi ultimi tempi non sono mancati esempi di atleti che hanno lasciato lo sport professionistico per abbracciare la vita religiosa, ma bisogna porre attenzione – e papa Francesco è il primo a raccomandarlo – a non ridurre la vocazione a questa sola dimensione: la vocazione è a tutto tondo, è essere chiamati a un compito nella propria vita. In questo senso lo sport offre la significativa metafora dello spogliatoio, quando sei convocato, vieni inserito nella formazione e chiamato a dare il meglio di te perché la tua squadra vinca. Allora lo sport può aiutare un giovane su due fronti. In primo luogo, sul piano relazionale, mettendogli al fianco persone (come sono dirigenti e allenatori) che offrono testimonianze forti, assumendosi anche la responsabilità di scuotere le coscienze attraverso scelte compiute per mantenere fede ai loro impegni. In secondo luogo, guidando a capire che la grandezza di una persona non si misura esclusivamente in base ai risultati, ma anche dallo spirito di condivisione, dalla capacità di far emergere i talenti, dalla disponibilità a mettersi in gioco anche attraverso qualche rinuncia.
Nel corso della mattinata ci sarà modo di allargare lo sguardo a iniziative in programma nei prossimi mesi?
Lo annuncerà ufficialmente sabato lo stesso Arcivescovo, ma posso anticipare che il 17 dicembre in Duomo monsignor Delpini celebrerà la Messa di Natale per gli sportivi. Poi lunedì 22 gennaio, sempre al Centro di via Sant’Antonio, è in programma una serata coordinata dal giornalista Nando Sanvito, che rappresenta quel momento di “ascolto” dei giovani richiesto anche per lo sport nell’ambito della preparazione al Sinodo.