Nella parrocchia di San Michele Arcangelo l’Arcivescovo ha presieduto una celebrazione eucaristica in occasione della ricorrenza del Patrono della Polizia
«I servitori della giustizia, coloro che scelgono la via dell’onestà non sono destinati a piegarsi alla prepotenza dell’ingiustizia, ma sono artefici di una liberazione, sono custodi di una speranza. Il bene vince e ripaga di ogni fatica e sacrificio! Il bene vince non con una vittoria che annienta il nemico, ma con l’arte di ricondurre alla verità e alla giustizia anche coloro che hanno compiuto il male». È il passaggio centrale dell’omelia pronunciata questa mattina dall’Arcivescovo di Milano, monsignor Mario Delpini, nella celebrazione eucaristica da lui presieduta nella parrocchia milanese di San Michele Arcangelo in occasione della ricorrenza del Patrono della Polizia di Stato.
La celebrazione – voluta dal questore Marcello Cardona e nella quale l’Arcivescovo era coadiuvato dal Cappellano della Polizia di Stato don Gianluca Bernardini – ha inteso condividere un momento religioso tra gli appartenenti alla Polizia, i loro familiari e la cittadinanza che ne arricchisce il rapporto di vicinanza. Era presente anche don Fabio Volpato, Cappellano del Reparto Mobile di Milano.
«Noi celebriamo San Michele Arcangelo come chi si sente tra le schiere degli angeli a combattere contro il drago… Gli angeli di San Michele combattono il male e sono sostenuti dalla fiducia che il male sarà sconfitto», ha sottolineato Delpini, che poi ha aggiunto: «Ecco come sono gli angeli di San Michele, tra cui si schierano anche i poliziotti: sono gente che lotta con fiducia, perché credono che il bene vince, anche se le forze del male, dell’enorme drago rosso, sembrano troppo superiori e troppo invincibili… Hanno stima della gente e sanno che nel cuore umano il bene è più grande e potente del male… Guardano lontano e sono disposti a sacrifici presenti, perché contano su un premio che non ha tempo. Talora capita che siano feriti e persino c’è chi muore nel fare il proprio dovere: ma non si lasciano prendere dalla disperazione, perché sanno che il loro sacrificio non sarà dimenticato e che li aspetta un premio che non patisce l’usura del tempo, perché è custodito presso Dio».
Il programma della giornata prevede inoltre, alle 19.30, nel campo sportivo della parrocchia, un incontro di calcio con la partecipazione di squadre miste composte da appartenenti alla Polizia di Stato e giovani che frequentano l’oratorio; seguirà un momento ricreativo nell’area ristoro. L’iniziativa, volta a consolidare il rapporto tra istituzione e nuove generazioni, sarà veicolo per diffondere i valori di legalità e la piena conoscenza dell’attività della Polizia di Stato. Per la circostanza saranno esposti veicoli in uso alla Polizia di Stato d’epoca e attuali con i colori d’istituto.
Nello spirito di umana solidarietà che contraddistingue la missione della Polizia di Stato, quest’anno è stato previsto di sostenere con una raccolta fondi il “Progetto Città Nuova” della parrocchia di San Michele Arcangelo in Precotto. Questo progetto, valorizza l’oratorio quale luogo educativo per eccellenza attraverso la cura delle relazioni con i ragazzi nella vita del cortile, offrendo servizi di doposcuola e orientamento lavorativo.