Si rinnova la proposta curata dai docenti di Teologia della Cattolica e dal Centro pastorale dell'ateneo, con il coordinamento di monsignor Claudio Stercal: dal 25 dicembre la lettura quotidiana di un capitolo del Nuovo Testamento
La lettura integrale di un capitolo al giorno del Nuovo Testamento: si rinnova anche quest’anno la proposta ideata dal teologo monsignor Claudio Stercal e curata dal Centro pastorale e dal Collegio dei docenti di Teologia dell’Università Cattolica, con il coordinamento dello stesso teologo.
Nel 2018 Stercal propose a un gruppo di suoi ex-allievi in Università la lettura personale di un capitolo al giorno del Nuovo Testamento. Al progetto aderirono complessivamente circa 200 persone, che lessero i 260 capitoli del NT tra l’1 gennaio e il 17 settembre. Un periodo di tempo contrassegnato dalle comunicazioni che Stercal inviava periodicamente via mail ai partecipanti come pro-memoria e per sottolineare alcuni dei temi incontrati. Al termine del percorso le persone coinvolte si riunirono per leggere gli ultimi due capitoli dell’Apocalisse e celebrare insieme l’Eucaristia. La proposta è poi stata allargata a tutti e l’iniziativa, tra l’altro, si è diffusa in modo autonomo in altre regioni italiane e addirittura in America Latina.
A Natale, dunque, si riparte con la nuova edizione, che inizierà appunto il 25 dicembre per terminare il 9 settembre. Per partecipare occorre inviare una mail di adesione a stercalc@ftis.it. Il teologo fornisce alcuni suggerimenti bibliografici: «Gli scritti del Nuovo Testamento si trovano in qualunque edizione della Bibbia. Per chi non ne avesse ancora una si consiglia La Bibbia di Gerusalemme (Edb Bologna, edizione 2009 o successiva). Esiste anche un’edizione, più piccola, del solo Nuovo Testamento: Il Nuovo Testamento. Da «La Bibbia di Gerusalemme» (sempre Edb, con copertina rigida o flessibile). Il testo della Bibbia si può facilmente trovare anche in internet, per esempio in www.bibbiaedu.it».
«Per la lettura, si consiglia di scegliere un momento e un luogo tranquilli. Meglio, forse, in una chiesa, davanti al tabernacolo. Bastano proprio pochi minuti – precisa Stercal -. I più coraggiosi potrebbero anche tenere un “diario di viaggio” del proprio percorso di lettura, annotandovi, qualche volta, un pensiero, una domanda, uno spunto di preghiera…».




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